Mef prenda tempo per integrare le informazioni
“La Riforma del Bilancio approvata con oltre l’80% dei voti parlamentari di maggioranza e opposizione e condivisa dal governo, dice in maniera esplicita che nella nota al Def vanno chiariti i principali interventi di finanza pubblica per il triennio successivo con l'illustrazione degli effetti finanziari in termini di entrata e di spesa che si intende presentare.
Mentre abbiamo capito quali sono i dubbi dell'Ufficio Parlamentare di Bilancio, le commissioni Bilancio di Camera e Senato non sono state ancora messe nella condizione di capire quali sono le valutazioni del Ministero dell'Economia sugli aspetti più controversi come il contributo alla domanda interna, i consumi finali, gli investimenti fissi lordi e il contributo alle esportazioni nette.
Se fosse stata rispettata la nuova legge di bilancio l’Upb avrebbe avuto tutti gli elementi per fare le opportune valutazioni sulla manovra e forse non saremmo in queste condizioni. Tutti sarebbero stati messi nella condizione di fare anche una valutazione comparata; questa opportunità però non c’è stata data.
Prendiamoci, quindi, entro il 15 ottobre, data della trasmissione e presentazione a Bruxelles da parte del Governo del DPB (documento programmatico di bilancio) tutto il tempo di cui abbiamo bisogno per visionare le integrazioni che il Mef vorrà inserire alla nota di aggiornamento al Def e fare le opportune analisi prima del voto finale della risoluzione, nel rispetto delle regole condivise che tutti insieme ci siamo dati e tutto insieme abbiamo il dovere di rispettare”. Così Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio, replicando al ministro Padoan, nel corso delle audizioni alla nota di aggiornamento al Def.