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Con il nuovo Bilancio dello Stato stop alle clausole di salvaguardia

23.09.2016

Mai più aumenti automatici delle tasse. Su spending si parte da zero

“Con il nuovo Bilancio dello Stato la spending riview diventa automatica anche se, ad oggi, è inutile negarlo, non esiste ancora. Il commissario alla spending, Gutgeld, non è stato in grado di fare dei tagli qualitativi della spesa, siamo ancora ai tagli lineari. La spesa improduttiva va tagliata e con il nuovo bilancio il ministro che sbaglia le previsioni di spesa relative ad un proprio provvedimento ci rimetterà dal Bilancio del suo ministero.

Questo ci aiuterà ad avere, oltre che maggiori responsabilità da parte di ciascun dicastero, anche tagli qualitativi alla spesa improduttiva, la spending appunto, su cui è evidente che siamo ancora a zero. In ogni caso, per chi sbaglia a fare le previsioni si aprono due strade: o paga direttamente oppure torna in Parlamento con un decreto di copertura. Ma mai più clausole di salvaguardia e imposte automatiche ai cittadini per gli anni successivi. Mentre per l'impatto della misura sul triennale si potrà correggere la previsione nella legge di Bilancio dell'anno successivo. Esattamente come accade negli altri Paesi." Così Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera, nel corso del suo intervento al convegno “Bilancio dello Stato e degli Enti Locali: il cittadino al centro”, in corso a Montecitorio insieme a Giorgio Alleva, presidente Istat; Elio Borgonovi, dell’Università Bocconi; Pietro Biancone, dell’Università di Torino e Dino Pesole del Sole 24 Ore.

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