Puntare su decontribuzione lavoro e investimenti pubblici
“Il Sud deve morire? No, il Sud deve risorgere. Il racconto di Carlo Puca è originale e molto efficace. Un racconto vero perché fatto da chi il Sud lo ha vissuto e raccontato sulla propria pelle, non attraverso freddi numeri o statistiche”. Così Francesco Boccia, presidente della Commissione Bilancio, presentando in Feltrinelli il libro di Carlo Puca, “Il Sud deve morire”, insieme ad Arturo Scotto e Vincino.
“È inutile mettere la testa sotto la sabbia – aggiunge Boccia, tornando sull’attualità politica per commentare i dati sul Pil del Centro Studi di Confindustria – le previsioni per il 2016 e il 2017 sono peggiori del previsto. Non serve a nulla contestare i dati dei centri studi, come fatto oggi dal ministro Padoan, quando non ci soddisfano a dovere. Sarebbe molto più utile, opportuno e costruttivo dire, invece, cosa siamo in grado di fare per invertire la tendenza. Il Sud nel 2015, per la prima volta, è cresciuto più del resto del Paese: +1%, rispetto allo 0,7% dell’Italia; nel 2016 si viaggia ancora sullo ‘zero virgola’, con un Sud a +0.3% e il Pil del Paese che oscilla tra lo 0.7 e lo 0.9”.
“Non ha senso azzuffarsi su questo, quanto, piuttosto fare alcune cose fondamentali per far ripartire il Paese: innanzitutto, riportare l’abbattimento del cuneo fiscale al valore massimo possibile, come con la decontribuzione del 2015, 8.100 euro a lavoratore in meno all’anno. E poi – prosegue Boccia - far partire una grande stagione di investimenti pubblici, serve portarli fino al 3% del Pil, concentrando proprio sul Mezzogiorno la parte più elevata. Questi sono i veri nodi da sciogliere. Anziché contestare i dati, consiglio a Padoan di dimostrare la forza che ha il Paese per invertire la rotta, partendo da Sud”.