'Da 3 anni si sa che servono 20 miliardi, basta scorciatoie'
(ANSA) - ROMA, 22 LUG - "Tutti quelli che da mesi ripetono che il sistema bancario è solido andrebbero messi tra gli ignavi. È solido il risparmio degli italiani, è basso il debito privato, ma le aziende sono in crisi e le banche sono aziende. Su questo tema non ho trovato un ministero dell'Economia all'altezza della sfida. Mi dispiace dirlo, ma di fronte all'ennesimo 'vorrei ma non posso' non si può più tacere". Così Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera e deputato del Pd, in un'intervista al Fatto Quotidiano.
"Ma quale soluzione di mercato? Noi compriamo dei 'soldi-ponte' per garantire l'aumento di capitale di Mps e se va male paga lo Stato senza neanche sapere se funzionerà. L'unica cosa certa di questa operazione e' che Jp Morgan, che la organizza, ci guadagna 80-100 milioni in ogni caso", dice Boccia.
Per l'esponente del Pd, la soluzione è "mettere i soldi veri. Si sa da tre anni che solo per le situazioni più difficili servono 10-12 miliardi per gli aumenti di capitale e giusto un po' meno per gestire le sofferenze di minore qualità. Insomma, servono una ventina di miliardi di euro", e in questa fase l'unico che può metterli è lo Stato. "Si prende Cdp e si mette almeno la metà della cifra che serve. Poi se vogliono continuare a fare gli ipocriti, si può usare Atlante o un altro fondo in cui ci sono le banche e dire a Bruxelles che si tratta di un'operazione privata".
Gli "esteti del mercato", aggiunge, "dovrebbero ricordarsi che, quando c'è un fallimento del mercato, deve intervenire lo Stato: a forza di prendere scorciatoie si finisce in strade senza uscita".