No a mercenari, né in Puglia né altrove
"La stagione straordinaria iniziata in Puglia nel 2004 possiamo affermare che chiude qui un ciclo. Oggi si apre un'altra stagione. Forse ancora più complessa. Michele Emiliano, con la generazione di centrosinistra di questi anni, ne è stato un eccellente interprete, ma ora, con coraggio dobbiamo avere l'intelligenza e la forza di fare i conti con quello che abbiamo fatto dando spazio a nuove energie. Che non vuol dire imbarcare nel nostro partito mercenari, riciclati,m e i sempre presenti nei corridoi della politica di chi vince alla ricerca di incarichi e poltrone, ma vuol dire portare all'interno della comunità democratica i migliori talenti che con il PD condividono principi e valori europei e di sinistra, pur non avendo mai formalizzato un'iscrizione al nostro partito". Così Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera, in un netto intervento al congresso regionale del PD Puglia.
"Tra Vendola e Verdini - prosegue Boccia - sceglierò sempre Vendola. Con lui posso anche non ritrovarmi su certe posizioni ma la nostra casa comune è la stessa, così come lo è la visione che abbiamo della società. Gli altri, invece, hanno soltanto votato le riforme costituzionali; va ammesso che senza i voti di chi militava negli altri schieramenti, questa legislatura sarebbe nata morta. Non ricordarlo è politicamente disonesti.
Per me le strade con quei dirigenti con storie diverse possono anche non incrociarsi mai più. Agli elettori italiani e pugliesi invece dobbiamo sempre rivolgerci, anche ai più lontani da noi. Il Partito Democratico non ha bisogno di mercenari che cambiano partito politico sulla base di tornaconti personali. Né qui né in giro per l'Italia. Chi, da destra, è rimasto folgorato dal Pd inizi prima a dare prova di condividere i nostri valori".
"La campagna elettorale per il referendum costituzionale non è il momento per fare giochini, il Pd di Puglia deve schierarsi, votando si. Ognuno di noi avrebbe voluto una riforma diversa, ognuno con la propria idea; molti, e io tra questi, avrei preferito l'abolizione integrale di una delle due camere per allineare il processo legislativo a quello delle principali democrazie occidentali. Ma siamo un partito e la stragrande maggioranza del nostro partito ha votato per questa riforma costituzionale. Questa è la riforma di noi tutti. La società di oggi è completamente diversa e, se i valori fondanti di libertà e democrazia restano gli stessi e vanno difesi sempre, il funzionamento delle istituzioni al tempo digitale è ben diverso, e non può essere più quello di 70 anni fa, perché si rischia di essere tagliati fuori da una società più veloce, dinamica e senza confini.
Dopo lunghe mediazioni, la riforma venuta fuori segna un cambiamento forte. Il PD di Puglia - ha concluso Boccia - ha il dovere di sostenerlo e di lavorare per migliorare con norme ordinarie il funzionamento delle istituzioni, figlie di una splendida Costituzione scritta dai nostri nonni e bisnonni".