“I dati in nostro possesso al 2014, e sinora gli unici approvati dallo stesso comune di Napoli trasmessi alle autorità competenti, sono pessimi e ribadisco ogni parola sull'opacità dei conti. E sui residui attivi confermo la loro totale inattendibilità. Quando vorranno, assessore e sindaco, potranno confrontarsi nel merito con me, Valeria Valente e l'intero Pd.
Non rispondo alle provocazioni dell'assessore, se vuole approfondire le regole di bilancio potrà farlo presto anche sul nuovo e moderno Bilancio dello stato (Boccia è autore della riforma in corso del nuovo Bilancio dello Stato) che consentirà a tutte le amministrazioni pubbliche di essere ancora più celeri e trasparenti. Forse troverà l'ispirazione per approvare almeno una volta nella vita il bilancio a dicembre anziché trascinare la città in dodicesimi tenendola paralizzata ogni anno per cinque o sei mesi.
Pongo ancora una volta una domanda semplice a De Magistris: la Città di Napoli, che a causa della sua gestione amministrativa si è trascinata anche quest'anno fino a maggio senza bilancio, ha violato o no il piano di risanamento? È pronto a giurare sulla veridicità dei residui? Io ribadisco, e me ne assumo la responsabilità, che quei residui per il rapporto che hanno con gli altri indicatori di bilancio non possono essere reali. Noi, rigorosi nella gestione della cosa pubblica, non faremo sconti e gliene chiederemo conto in tutte le sedi. A partire dalla Corte dei Conti”. Così Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera.