"Insieme le primarie per premier e deputati"
Boccia: il popolo decide su tutto, Fiom? Sembrano gli anni Settanta.
Articolo di Michele Cozzi su Gazzetta del Mezzogiorno del 18 ottobre 2010
"Sono nauseato dalle finzioni, il corteo è pieno di intellettuali milionari, ex deputati con vitalizio e politici che, dopo la passerella davanti alle tv, tornano a casa in auto blu. Una manifestazione va ascoltata non utilizzata: Francesco Boccia, democratico vicino alle posizioni politiche di Enrico Letta, con le sue parole sulla manifestazione della Fiom ha suscitato più di un vespaio, soprattutto nello schieramento politico-culturale che interpreta la protesta della Fiom come nucleo di un nuovo movimento per cementare lantiberlusconismo.
Boccia conferma le dichiarazioni a caldo sulla separazione tra politica e sindacato: e la questione dirimente su cui si misura il riformismo nel nostro Paese".
Boccia contesta quella che definisce la grande melassa dei conflitti di interesse che ha in Berlusconi il suo iceberg ma non è lunico. Se da una sinistra, liberale e riformista, non pretendiamo lemancipazione del sindacato dalla politica diventiamo parte integrante della politica inquinata, in cui saltano i confini".
Il deputato del Pd accusa di malafede chi fa passare la mia critica come una critica al corteo che è stato sacrosanto. La marcia Fiom avrebbe avuto una forza maggiore se non ci fossero stati i politici a strumentalizzarla, perché avrebbe obbligato tutta la politica a rapportarsi con i temi del lavoro, del precariato, del Sud, che non possono essere confusi come battaglie strumentali di una parte dellopposizione".
Esponenti del Pd hanno criticato? Penso che la linea del Pd debba essere ascoltare tutti i sindacati e poi definire la sua linea autonomamente. La malafede sta in chi come Cofferati e Migliore fanno passare la mia critica che tende a salvaguardare lautonomia del sindacato, come una critica alla Fiom".
Il sindacato come terreno per legemonia a sinistra? "E una partita sbagliata, se legemonia si gioca sullinquinamento tra sindacato e partiti, si torna agli anni Settanta". E Vendola? Ha una concezione partito-sindacato da anni Settanta. Noi dobbiamo ascoltarli i sindacati, non inquinarli, non guidarli, offrendo soluzioni concrete".
Con questa posizione, come costruire lintesa con altri settori del Pd? Andiamo daccordo afferma Boccia ma dobbiamo chiarirci su alcuni punti fermi della coalizione, a partire dal lavoro, perché tra la ricetta Fiom e altre cè una differenza che può essere colmata solo dalla politica. Poi cè il fisco, la giustizia. Il comune denominatore sono gli elettori".
Quindi primarie per il premier? Certo aggiunge Boccia e quando saremo daccordo sullidea di società e sul perimetro della coalizione da allargare a forze cattolico-liberali che non sono nella coalizione, in quel momento si facciano le primarie per il premier e per i deputati. E questo per tutti i partiti. Come hanno detto giustamente Blasi e De Caro. Le regole saranno nazionali ma la Puglia può dare un contributo. La proposta di Blasi può essere arricchita fissando nello stesso giorno voto per premier e candidati. Così nessuno può fare il partito delle primarie la domenica e poi gli altri giorni nominare i deputati nel chiuso di una stanza".
Non solo. La proposta di Boccia: il deputato uscente del Pd che si candida alla primarie, dovrebbe naturalmente votare Bersani. E se dovesse decidere di votare per De Magistris?Si candida nella lista di Di Pietro.
Logico, no?