Con il nuovo Bilancio dello Stato nuova intelaiatura fiscale
Dall'Università degli Studi del Molise, in apertura del dibattito sulle "Novità fiscali per il 2016", Francesco Boccia sintetizza le principali novità fiscali dell'anno chiarendo la sfida collettiva che spetta alla politica e al Parlamento per l'anno in corso: "Con la Stabilità in pensione, assume un'importanza strategica il ruolo del prossimo Bilancio dello Stato, le nuove articolazioni tra ministeri ed enti territoriali nel rapporto tra centri di spesa e entrate fiscali. E sullo sfondo vanno chiarite le distinte politiche fiscali su persone, imprese, immobili e attività finanziarie".
Fitch taglia le stime Pil Italia portandole a +1% in 2016, +1,3% 2017 (anziché 1,3% nel 2016 e +1,5% nel 2017), per motivi "principalmente" legati al peggioramento delle condizioni economiche esterne. Fitch ha ridotto anche le stime sull'intera Eurozona (+1,5% nel 2016 e +1,6% nel 2017 dal +1,7% previsto per entrambi gli anni lo scorso dicembre) e prevede che la crescita "farà affidamento principalmente sui consumi privati".
“Queste valutazioni erano prevedibili già da inizio anno, vista la frenata internazionale e il rischio deflazione, emerso anche nell’ultimo G20, per l’Europa e per una parte del mondo. Per l’Italia una certezza per il 2017 c'è già: la riduzione di 3,5% di Ires, ma è evidente che su Ires e Irpef si gioca la sfida lanciata dal governo tra 2017 e 2018 che dovrà vedere il Parlamento confrontarsi”.
"Fermo restando il nostro impegno di continuare a difendere un principio sacrosanto come la progressività delle imposte", Boccia ha ribadito che "devono cagionare a ogni contribuente il medesimo sacrificio; oggi le valutazioni di Fitch non devono spaventare nessuno, bisogna andare avanti sulla strada tracciata di riduzione delle imposte e aumento degli investimenti pubblici e per questa seconda parte serve riaprire una volta per tutte il confronto con Bruxelles".