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Mi avessero ascoltato nel 2013 con la webtax non ci troveremmo in questa situazione

28.01.2016

Serve soluzione coerente e definitiva
“Se nel 2013 sulla ‘webtax’ mi avessero ascoltato avremmo risparmiato tempo, costi inutili e recuperato gettito fiscale. Ora lavoriamo per soluzione definitiva”. Così Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera, padre della cosiddetta webtax, commenta su Twitter le inchieste in corso della Gdf nei confronti di Apple e Google.

“Ormai nei rapporti tra il fisco e le multinazionali del web la magistratura si è brillantemente sostituita ad un legislatore assente. Il problema non sono mai state le varie Google, Apple, Facebook, grandi multinazionali con le proprie strategie imprenditoriali che perseguono inevitabilmente i loro interessi, ma i regolatori spesso inadeguati e una UE non all’altezza. Penso sia interesse prima di tutto delle stesse multinazionali del web chiarire la propria posizione con le amministrazioni fiscali dei Paesi in cui fanno business. Alla fine, torneremo al punto di partenza, ritrovandoci sulla soluzione che avevo prospettato in Parlamento nel 2013, con le vicissitudini che tutti conosciamo: far pagare alle OTT le imposte indirette nel Paese in cui fanno i profitti.

Oggi credo che siano le stesse Big del web a preferire questa soluzione con le amministrazioni fiscali. Non sarebbe stato più corretto, allora, farlo in un quadro normativo coerente, come chiediamo ormai da anni? Mi auguro si arrivi presto ad una soluzione definitiva, perché rischiamo di continuare a perdere anno dopo anno gettito fiscale”.

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