“Con Ala e Ncd è esclusa qualsiasi alleanza politica. Sarebbe una mutazione genetica e mi pare non la voglia nessuno, a partire dal segretario del PD. Se qualcuno pensa che quella sia la strada del futuro, prepari già la mozione congressuale e ci metta la faccia. Dopo il completamento delle riforme non avrà più senso alcuna relazione politica, proprio come è accaduto nei Paesi che hanno avuto temporaneamente delle alleanze straordinarie. E mi riferisco soltanto a Ncd perché non mi pare neanche che Ala sia un partito”. Così Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera, lasciando la direzione del Partito Democratico.
“La stagione iniziata nel febbraio 2013 – ha aggiunto Boccia - si esaurirà con l’approvazione delle riforme. A quel punto avrebbe senso anche per noi anticipare il congresso per prepararci al voto tra il 2017 e il 2018; ognuno con la propria coalizione naturale. Loro sono nati di destra e non hanno alcuna visione nemmeno lontanamente assimilabile al riformismo della sinistra italiana. E viceversa, il PD non ha alcuna relazione con la visione di destra della società italiana che sinora hanno rappresentato”.
