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M5s raccoglie quello che ha seminato. Fico e Di Maio se hanno mentito devono lasciare incarichi istituzionali

18.01.2016

"Purtroppo ci ritroviamo sempre a discutere di temi che appassionano solo chi non ha un'idea di Paese. I professionisti della delazione e del moralismo d'accatto, in servizio permanente anche nel mio partito (salvo poi girare la testa dall'altra parte quando è coinvolto un loro amico), stanno completando la distruzione di quel che resta della credibilità della politica. In 3 anni di Parlamento non si registra una proposta dei 5 Stelle sulle politiche economiche in grado di far parlare il Paese; viceversa, hanno fatto quello che, con risultati fallimentari, prima di loro avevano già fatto altri movimenti politici nati sull'onda di un moralismo accattone". Così Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera.

"La Lega Nord del cappio si trasformò nella Lega dei diamanti e delle lauree false e la stessa Italia dei Valori che faceva del moralismo l’attività politica centrale è scivolata sulla gestione delle risorse del partito stesso. Insomma - aggiunge Boccia - chi pensa di far politica con la delazione dell'avversario prescindendo dai contenuti, alla fine cade sempre sul moralismo non applicato a se stesso. E si finisce per non essere credibili".

"Oggi Di Maio e Fico hanno ruoli istituzionali importanti, ottenuti anche con il voto della maggioranza parlamentare. Se fosse vero che hanno mentito pubblicamente, dovrebbero avere rispetto per le istituzioni che rappresentano, rassegnando le dimissioni. Selezionare la classe dirigente sul territorio - conclude il presidente della commissione Bilancio - è esercizio serio e difficile, si può anche sbagliare, ma quando accade la cosa più seria da fare è ammetterlo. Nascondersi e mentire è quello che hanno sempre fatto tutti gli altri prima dei 5 stelle. Ed è finita come tutti sanno".

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