“Nel 2016 approveremo la riforma del Bilancio dello Stato, completando un percorso iniziato nel 2009, il mio auspicio è che nella prossima manovra PIL e Bes possano viaggiare insieme, in modo da permettere finalmente alla politica un confronto nuovo sulla crescita del Paese anche dal punto di vista della qualità della vita e non solo in base agli indicatori economici sempre più obsoleti e ai portafogli industriali”. Così Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera, chiudendo il dibattito nel corso della presentazione del Rapporto Bes 2015 all'Istat.
“Un tempo – ha aggiunto Boccia - quando si parlava di Europa si parlava di una UE riformista, adesso, soprattutto sulle grandi questioni che impattano sulla vita economica e sociale dei Paesi è diventata, purtroppo, conservatrice. Dagli Eurobond, alla tassazione dell’economia digitale, dai vincoli di bilancio alle politiche regionali. Prevale spesso la conservazione sulla modernità e sul riformismo. Sul BES non siamo soli, è una battaglia comune anche per Paesi come Francia o Spagna. Per questo motivo dico ‘intanto iniziamo’, cominciamo a smuovere il brontosauro Europa e lasciamo che gli altri Paesi ci seguano”.