"Il baricentro su cui poggia la sempre fragile democrazia rappresentata dai partiti in Italia è il Pd. Per la sua storia, per quello che rappresenta oggi, per l'evidente radicalizzazione delle proposte delle opposizioni in un contesto internazionale così difficile. Nel Pd, abbiamo il dovere di ricercare sempre il confronto, anche quando non siamo d'accordo e chi è assente o protesta solo sui giornali ha sempre torto".
Così Francesco Boccia, presidente della Commissione Bilancio della Camera, nel chiudere l'affollata assemblea del Pd di Matera ha fatto un appello all'unità del partito sulla legge di stabilità e sulle scelte per il sud.
"Non per forza si deve essere sempre d'accordo col segretario e sapete che io, quando non lo sono nel merito delle politiche, non lo nascondo, ma quando c'è da dare una mano ci si mette in maniche di camicia e si lavora insieme perché il Pd lavora per il Paese. Renzi ha il merito di aver shakerato il Paese poi tocca a noi, alla classe politica e dirigente sfidarsi sulla visione che abbiamo del paese e del mezzogiorno.
Questa legge di Stabilità è da sostenere, c'è una riduzione delle tasse nel triennio anche se con un taglio alla spesa pubblica ancora debole. Io non sarei partito dall' Imu ma dall'ires, ma la maggioranza del partito ha deciso, ho detto che non ero d'accordo, ma ho seguito la maggioranza. Al congresso parleremo di quello che abbiamo fatto avendo sempre come obiettivo il confronto tra noi sulla centralità della persona rispetto al mercato, con l'idea di redistribuire risorse, ricchezze e opportunità. Sul sud - ha concluso - siamo d'accordo: è una priorità. Mettiamoci al lavoro e confrontiamoci sulle diverse ricette e poi scegliamo la migliore. Se non lo fa il Pd, non lo farà nessun altro partito".
