"Questa legge di stabilità ha un impianto sostenibile con una netta riduzione delle tasse nel triennio; io sarei partito da Ires e IRPEF, non da Imu e Tasi, ma l'impianto generale è comunque condivisibile, anche se va rafforzata nelle sue fondamenta". Così Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della camera, questa mattina a Omnibus su La7.
"Le tasse si abbassano se affianchiamo anche una netta riduzione della spesa pubblica che nel nostro Paese dovrebbe essere tra i 10 e i 15 mld, oggi Gutgeld, ne individua forse 5; mi pare evidente come il commissario alla Spending review non sia riuscito ad applicare gli stessi consigli che dava ai suoi predecessori. Lo aiuteremo in Parlamento a modificare alcune scelte.
Quello che mi preoccupa, invece, sono le clausole di salvaguardia, un sistema che per la verità Renzi ha ereditato, mettendoci magari qualche euro in più, ma sono un'invenzione di Tremonti, in questa manovra non sono state neutralizzate ma solo state spostate al 2017. Per questo motivo, stando ai numeri, considero questa una manovra netta da 10/13 mld e non da 27 mld".