NEWS

Fare chiarezza sul ruolo di Ferrovie dello Stato. Inammissibile il no a investimenti al sud

05.09.2015

"Trovo inaccettabile la scelta espressa da Ferrovie dello Stato, un'azienda di Stato, di non sostenere l'estensione dell'alta velocità nel Mezzogiorno. Spero non ci sia stata un'indicazione politica. È urgente un chiarimento immediato su chi indica le strategie a un'azienda che ha ancora nella propria ragione sociale la parola Stato".

Così Francesco Boccia nel corso del suo intervento al Seminario sul Sud nell'ambito della Festa Nazionale dell'Unità in corso a Milano. Il presidente della commissione Blancio della Camera ha riservato parole molto dure alla posizione espressa da Ferrovie dello Stato, contraria al potenziamento dell'alta velocità nel Mezzogiorno.

"Chi è ha stato a finanziare, e con quali soldi, le tratte tra Milano-Bologna o tra Milano-Torino o Roma-Firenze, la provvidenza o i contribuenti italiani? E ora che gli investimenti vanno fatti nel Mezzogiorno - ha aggiunto - raccontano che le tratte non sono redditizie? Ma l'azienda è pubblica solo quando arriva ottobre per la legge di stabilità, quando con il cappello in mano si chiedono risorse per gli investimenti, per poi tornare privata a gennaio? Nonostante la narrazione buonista dell'ultimo decennio sulla gestione dell'azienda, penso ci sia una pesante responsabilità politica sul disinteresse per gli investimenti al Sud.

Questo è il tempo per fare i conti con il gap ferroviario. Nel masterplan per il Mezzogiorno va sottolineata la centralità del raccordo ferroviario attraverso l'alta velocità tra Nord e Sud".

"Se l'autostrada del Sole fu il simbolo dell'unità del Paese nel dopoguerra, la Tav e l'autostrada della rete devono diventare il simbolo dell'Italia unita di oggi, pronta a raccogliere la sfida globale".

CONDIVIDI QUESTO ARTICOLO



LEGGI ALTRI ARTICOLI