Su taglio tasse no totem insormontabili ma io sarei partito da Ires e Irpef
Roma, 1 set. (AdnKronos) - Una manovra da circa 30 mld che potrà contare su maggiori margini di flessibilità da contrattare con la Ue.
È l'indicazione sulla Legge di Stabilità che arriva dal presidente della commissione Bilancio alla Camera Francesco . "Credo che la manovra alla fine sarà di 30 mld", afferma all'Adnkronos il deputato Pd, dicendosi fiducioso che l'Italia otterrà una maggiore flessibilità da Bruxelles.
"Ritengo che il contesto europeo consentirà al nostro governo di ottenere margini aggiuntivi - sottolinea - perché l'Italia ha fatto i compiti a casa. Basta guardare alla Francia, tra i 'big' europei l'Italia è il paese che ha rispettato i parametri Ue, vincoli che seppur discutibili tengono insieme l'Unione, è quindi giusto che chieda ulteriore flessibilità". Quanto alla spending review un risparmio di 10 mld "è una cifra realistica, serve volontà politica e Renzi ce l'ha" anche se "io penso che ne vadano tagliati altri 5 mld, dunque 15 in tutto, perché ci sono sacche di inefficienza a tutti i livelli su cui bisogna intervenire".
I fari sono poi puntati sulla rivoluzione fiscale triennale annunciata da Renzi: nel 2016 via Tasi sulla casa e Imu su terreni agricoli e imbullonati; nel 2017 calo Ires e Irap alle imprese, e nel 2018 giù le tasse per i lavoratori. "Io sarei partito dall'Ires e dall'Irap - spiega - perché con l'Imu si fa l'ennesima riforma della finanza locale coinvolgendo i Comuni". In ogni caso, conclude, "non penso che sulla questione ci siano totem insormontabili né con Bruxelles né al nostro interno perché la priorità è il taglio delle tasse".