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I senatori Pd, nel caso CDP, non vedono un buco da mezzo miliardo

31.07.2015

Per 400 milioni riguarda l'erario, peserà sui contribuenti

(ANSA) - ROMA, 31 LUG - "Là c'è una bancarotta da mezzo miliardo su cui Procura e Tribunale hanno fatto un ottimo lavoro. Anzi, chiedendo il fallimento nel 2013 hanno evitato che il buco diventasse ancora piu' grande. Io non auguro la galera a nessuno e con Azzollini ho rapporti persino cordiali, ma la politica ancora una volta ha deciso di girarsi dall'altra parte.

I senatori del Pd si assumono una grossa responsabilita' davanti all'opinione pubblica, specialmente perche' sembra che qualche garantista interessato, salvando Azzollini, voglia screditare tutta l'inchiesta di Trani". Coì' Francesco Boccia, deputato del Pd e presidente della commissione Bilancio della Camera, in un'intervista al Fatto Quotidiano.

"A chi si è nascosto dietro al voto segreto chiarisco una cosa che non è in discussione: dalla Casa divina provvidenza sono spariti 500 milioni in un decennio. Non solo: dal 2005 al 2013 i manager di un'azienda a cui erano stati concessi pre-pensionamenti e cassa integrazione hanno assunto 670 persone senza motivo", dice Boccia.

"Io auguro ad Azzollini di dimostrare la sua innocenza, ma insisto: c'è un buco da mezzo miliardo che per 400 milioni riguarda l'erario, tasse non pagate che peseranno su tutti i contribuenti. Mi piacerebbe che i colleghi senatori, primo il capogruppo Luigi Zanda, dopo aver avuto questa crisi di coscienza, si occupino anche di questo. Sono numeri certificati dal ministero dello Sviluppo economico".

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