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Decisione Amazon su tasse conferma bontà webtax

26.05.2015

“La decisione di Amazon di sostenere l'ipotesi del pagamento delle tasse nel Paese dove è stato generato il reddito, riconoscendo di fatto le stabili organizzazioni in Paesi come Italia, Germania, Spagna, Inghilterra, è un'eccellente notizia ed è il segnale che le continue sollecitazioni sulla cosiddetta web tax avanzate negli ultimi due anni, hanno prodotto un ripensamento da parte dei grandi colossi digitali.

Il primo passo di Amazon è un segnale importantissimo che va salutato con grande soddisfazione ed è la testimonianza del fatto che se un'azienda non produce solo utili ma genera anche un ritorno fiscale a vantaggio del paese dov'è insediata, e quindi dei suoi cittadini, garantisce un sano sviluppo del mercato e della concorrenza.

A dispetto di quanti consideravano la web tax come punitiva nei confronti delle aziende digitali, la decisione di Amazon sembra perfettamente in linea con quell'impostazione: apertura di una sede fiscale in ogni Paese dove si lavora e quindi pagamento delle imposte indirette come per qualsiasi altra impresa. Quella era la proposta di legge, questa è l'impostazione che Amazon ha deciso di adottare con lungimiranza e senso di equità.

A questo punto tocca all'Europa superare, velocemente, le incomprensibili asimmetrie fiscali tutt'ora esistenti”. Così Francesco Boccia, presidente della Commissione Bilancio della Camera.

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