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Su Quirinale appello all'unità del PD. Ultima mano tesa del Premier, dopo c'è solo il burrone

23.01.2015

"Porgiamo l'altra guancia. Per l'ultima volta, ma porgiamola. L'elezione del nuovo Capo dello Stato è troppo importante per il futuro del Paese. Per questo dico ai compagni del Pd: prendiamoci per mano e fermiamoci prima del ciglio del burrone". Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera rinnova in un’intervista al Tempo l’appello all’unità nel Partito Democratico in vista dell’elezione del presidente della Repubblica.
"Ho sempre augurato a Renzi di guidare i riformisti italiani con trasparenza verso le nuove sfide globali, ma ricercando costantemente l’unità. Per questo chiedo che nessuno gli faccia ciò che ha fatto lui a Pier Luigi Bersani. Credo nell'unità del Pd, un valore inestimabile. È opportuno per tutti fare un passo indietro prima che sia troppo tardi. Rispetto a Fassina faccio un passo indietro: fu Renzi a far saltare la candidatura di Franco Marini, frutto di un accordo tra il Pd e la stessa maggioranza che oggi sostiene il premier. Quella scelta di Renzi fu sicuramente sbagliata. Il resto non è dimostrabile".
"Il nuovo Capo dello Stato – si legge ancora nell’intervista al presidente della commissione Bilancio - dev'essere un garante e un arbitro, deve dare dignità alle Istituzioni, non deve ricevere ordini ma darne, deve poter parlare con Washington e Berlino senza presentarsi, avere cioè una caratura internazionale. Non faccio nomi per rispetto del mio segretario che ha una delega in bianco per quanto mi riguarda. Ma esistono personalità autorevoli con questo identikit".
"Va benissimo – conclude Boccia - se il centrodestra vota con noi. Ma serve un percorso trasparente: identikit, rosa di nomi, confronto con tutti gli altri partiti e poi un ultimo passaggio in direzione sul nome finale".(Ansa).

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