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Su La Stampa: Boccia a Renzi ‘da irresponsabili evocare la Troika’

11.12.2014

“Da parte della minoranza PD, quando si tratta di affrontare e risolvere i problemi degli italiani, c’è sempre massima lealtà al governo, come dimostrato nel corso dell’esame della legge di stabilità. Ma quando la politica inizia a discutere di ‘quali regole del gioco devo cambiare per mantenere il potere', allora torniamo indietro ad altri tempi e il confronto non solo è necessario ma lo pretendiamo, soprattutto in un partito che si definisce democratico, come il PD". Così Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio, in un’intervista alla web tv de La Stampa.

“Una cosa è certa: noi siamo e saremo sempre contro un intervento della Troika. E da parte di Matteo Renzi è stato da irresponsabili anche solo averla evocata. Se qualcuno a Palazzo Chigi pensa che ci sia il rischio Troika non è all'altezza del lavoro che svolge. Se questo esecutivo vuole andare a 200 all’ora per portare a compimento le riforme va benissimo, noi andiamo anche a 220 ma non consentiremo a nessuno di sfasciare il Paese. E sulla politica economica - aggiunge Boccia - ci vuole più coraggio. Non capisco perché le multinazionali del web continuano a non pagare le tasse mentre con quei soldi potremmo aiutare giovani disoccupati e i 3 milioni di pensionati che vivono con meno di 600 euro al mese”.

"Ricordo che per fare passare il Mattarellum servono gli stessi voti dell'Italicum e se si tocca la Costituzione è quanto meno doveroso ascoltare chi la pensa anche diversamente. Oggi la libertà di pensiero mi pare alquanto limitata, se andiamo avanti così i prossimi anni non avremo in Parlamento deputati ma soldatini che si rifanno al pensiero unico".

"Detto questo, ripeto, massima lealtà al governo quando si affrontano i problemi reali del Paese, per il resto confronto e dibattito interno sono imprescindibili, ci vuole semplicemente rispetto per chi la pensa diversamente”.

 

 

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