Sterili le polemiche su non voto a provvedimento
ROMA, 27 NOV - "Mi auguro che i nullafacenti della politica, in servizio permanente solo quando si polemizza, inizino a confrontarsi seriamente sul merito delle questioni e dei provvedimenti invece di proseguire con sterili polemiche sul non voto al Jobs Act. Se i temi non si approfondiscono si rischia di perdere non un pezzo di partito ma i rapporti con la realtà, con la nostra comunità politica e con il mondo che sta fuori.
Si possono anche fare prove muscolari, come nel caso del Jobs Act e vincere facilmente, ma non si cambia il Paese". Così Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera, commenta ai microfoni di RaiNews24 il jobs Act e le polemiche interne al Pd.
"I numeri nel partito e in Parlamento - sostiene Boccia - consentono a Renzi di fare come crede. Quindi non ci sono alibi per nessuno, quello che accade è quello che vuole il governo e la maggioranza lo sta assecondando sempre. Ma da quando chiedere di ascoltare anche chi la pensa diversamente è diventato un reato politico? Il Partito Democratico è la casa di tutti i democratici, eviterei minacce ridicole e liste di proscrizione fatte da chi non è mai entrato nel merito delle scelte di politica economica.
Lunedì in direzione mi aspetto di discutere e di avviare un confronto serio e lungo, non solo il consueto circo in streaming che liquida il dibattito in cinque minuti di diretta web". Altrimenti "poi non ci si può meravigliare quando l'unico modo per esercitare il proprio dissenso sulle grandi scelte economiche e sociali diventa non votare un provvedimento.
E, stando così le cose, dire che si tratta di un vezzo della minoranza mi pare disonesto intellettualmente". (Ansa)