"La mia e' stata una scelta tecnica; nella legge di stabilita' possono entrare solo misure che impattano sui conti pubblici e sulla politica economica e non norme micro-settoriali, che riguardano le realta' territoriali o le norme ordinamentali, altrimenti si aprirebbe il mercato delle vacche. E finche' ci sono io questo non avverra'". Cosi' Francesco Boccia, presidente della Commissione Bilancio spiega lo stralcio da lui effettuato di varie norme dalla legge di stabilita', comprese quelle sulla Rai.
Boccia, che fa parte della minoranza interna del Pd, ha escluso che la sua scelta sia stata politica: "E' una decisione tecnica, rigorosa perche' nella legge di Stabilita' possono essere inserite solo misure di politica economica. Tutto cioe' che riguarda misure ordinamentali, come quelle sulla Rai, o che riguardano i singoli territori non possono starci, altrimenti dalla prossima settimana pioverebbero centinaia di emendamenti che riguardano tutte le altre realta' territoriali. Io il mercato delle vacche non lo permettero'". Ma i fondi per gli Lsu, ha osservato un giornalista, sono in Finanziaria sin dal 1994: "Pero' dal 2009 - ha replicato - c'e' stata la riforma delle Leggi di Bilancio e c'e' la Legge di Stabilita'. Ho controllato e qui alla Camera quella norma e' arrivata solo nel 2010 in un decreto a parte. Le altre volte la legge di Stabilita' e' partita sempre dal Senato, e quello che mi manda il Senato non lo posso toccare con degli stralci. Anche l'anno scorso ci hanno mandato una legge con 954 commi pieno di norme estranee, e non le ho potute stralciare. Io quest'anno tengo la legge di Stabilita' pulita da queste cose, vediamo se il presidente Grasso riesce a tenerla pulita". Anche le norme sulla Rai "sono puramente ordinamentali. Se il Governo vuole fare delle norme di riforma della governance della Rai o che permette la vendita delle partecipate, presenti un provvedimento a parte, ma non le inserisce nella legge di Stabilita'". (Ansa).