Misure espansive in legge stabilità o Paese non cresce
Sì ad una seria revisione della spesa, no ai tagli lineari che colpiscono "indiscriminatamente quanto c'è di cattivo ma anche di buono nella spesa di un ministero". Così il presidente della commissione Bilancio della Camera Francesco Boccia sulla spending review su cui sta lavorando il governo.
"Mi auguro si faccia la spending review e non i tagli lineari", sottolinea all'Adnkronos, osservando che il successo dell'intervento dipende dai ministri. "La capacità di rimodulare la spesa di un ministero è figlia della capacità del ministro di avere visione: più debole è il ministro più sale il rischio di tagli lineari - spiega - più forte è il ministro più certezza c'è di procedere ad un'efficace spending review".
Per Boccia, lo snellimento della macchina pubblica e il taglio degli sprechi è la priorità ma non è la strada per generare crescita. "Se con la legge di Stabilità si taglia solo la spesa fai quello che è stato fatto nelle ultime sei manovre e non cresci", avverte, sollecitando misure espansive che rimettano in modo l'economia del Belpaese. E tra gli interventi pensa ad un taglio dell'Irap e un "un rafforzamento e ripulitura del bonus Irpef, introducendo il parametro del quoziente familiare. In questo modo - osserva il deputato Pd - si potrebbe rimodulare la platea in modo più equo, a favore per esempio dei pensionati".
Il presidente della commissione Bilancio va anche oltre e suggerisce "un uso controllato del debito, come è stato fatto per il pagamento dei debiti della Pa, per un vero shock fiscale da 30 mld in un triennio". "Userei la forza che Renzi ha in questa fase in Europa - conclude - per dire che questa è la strada da seguire".