"Credo che dovremo pensare ad allungare i tempi della privatizzazione di Poste Italiane e che l'eventuale piano dovra' essere ridefinito in relazione alle strategie dell'eccellente management appena insediatosi. Le risorse ipotizzate da una vendita di Poste, che pare un po' troppo frettolosa, potrebbero essere reperite con la vendita in Borsa di alcuni decimali di Eni". Cosi' il presidente della Commissione Bilancio della Camera, Francesco Boccia, il quale aggiunge: "Durante il mese di giugno si terra' un ciclo di audizioni sul programma di privatizzazioni ipotizzato dal governo che richiede una valutazione dell'impatto che potra' avere sui mercati di riferimento - mercati che, nel caso, vanno prima liberalizzati. Mi pare doveroso precisare, pero', che non possono essere considerate in alcun modo sostenibili eventuali privatizzazioni se finalizzate solo per far cassa. Da questo punto di vista il confronto in corso in Parlamento, gli ultimi seminari interni compreso quello organizzato con il Movimento 5 stelle sulla Cassa Depositi e Prestiti e quelli dell'Intergruppo per la finanza sostenibile hanno confermato la necessita' di aprire un ciclo di audizioni che portera' la commissione Bilancio, nel mese di giugno, ad ascoltare i vertici di tutte le aziende oggetto di potenziale privatizzazione. La finalita' del ciclo di audizioni che iniziera' con Sace, e proseguira' con tutte le aziende pubbliche coinvolte, e' quella di un confronto trasparente e alla luce del sole su finalita', limiti e opportunita' di un processo di privatizzazioni che non potra' essere in alcun modo simile a quelli precedenti". Ansa