30.11.13 - BOCCIA : L'USCITA DI FI SBLOCCHERA' ALCUNE MISURE LA TOBIN TAX VA CAMBIATA ( da La Stampa del 30.11.2013 intervista a Francesco Boccia a pagina 2 )
30.11.2013
Il vero segreto della stagione politica che sta per aprirsi potrebbe rivelarsi l'autoesclusione di Forza Italia, destinata a sbloccare misure incisive e finora rimaste nel cassetto, capaci di rimettere in movimento il Paese: parola di Francesco Boccia, presidente Pd della Commissione Bilancio della Camera, lettiano della prima ora, che annuncia una serie di modifiche significative alla Legge di stabilità e auspica un «patto» alla tedesca nel segno del rigore e del rispetto degli impegni assunti davanti agli italiani. Ogni tanto i leader gonfiano improvvisamente il petto e in queste ore capita a Letta che annuncia svolte, contrattacchi, leadership europee dell'Italia: cosa autorizza tutto questo ottimismo? «Il presidente del Consiglio ha il dovere di indicare un orizzonte e la strada per raggiungere obiettivi ambiziosi. Ma non è ottimismo di maniera: veniamo da sei mesi difficilissimi e in particolare dal primo agosto sono iniziate fibrillazioni destabilizzanti per via di un pezzo di Pdl che ha anteposto i propri interessi a quelli del Paese. E a dispetto di queste difficoltà, è stato perfezionato da parte della Pubblica Amministrazione il più grande pagamento in tempi di crisi, mentre il costo medio del pagamento del debito è abbondantemente sceso. Il Paese rimesso in sicurezza e amministrazioni che hanno ricominciato a pagare: è molto, non basta, ma col mutato contesto politico ci sono le premesse per aprire una stagione nuova». La legge di Stabilità uscita dal Senato è stata scritta sotto diverse influenze: cambierà molto alla Camera? «Cambierà. E alcuni cambiamenti significativi, possibili anche per l'uscita dalla maggioranza d Forza Italia, interpelleranno diverse forze dell'opposizione. Cambieremo la Tobin tax, perché attualmente non funziona e crea problemi alle imprese. Fa pagare tanto a pochissimi: bisognerà farla pagare pochissimo e a tutti. Immagino che una modifica di questo tipo possa interessare Sel. Dobbiamo far sì che la Web tax stani i tanti e ricchi elusori. C'è un vuoto normativo da riempire: i ricavi prodotti ìn casa nostra, grazie alle risorse che gli italiani spendono sulla rete, generano flussi di denaro che finiscono in giro per il mondo». Se riuscirete a ricavare risorse da queste due "Tax" dove le mettete? Nel mare magnun? «No. In Commissione approveremo una risoluzione significativa: queste risorse ma anche quelle che saranno recuperate attraverso la spending review avviata dal Commissario Cottarelli, devono essere impiegate per ridurre le imposte sul costo del lavoro. Un indirizzo col quale accoglieremo le richieste convergenti delle parti sociali». Si può dubitare che si tratti di risorse certe, contabilizza bili con certezza? «No, Questa è un'operazione da 32 miliardi in tre anni. Tutti finalizzati a ridurre le imposte sul lavoro. Non è poco, è molto: 2 punti di Pil». L'uscita dalla maggioranza di Forza Italia significa, tra l'altro, la rimozione del tema spiagge? «Niente affatto. Significa che lo affronteremo, ma con equilibrio. Un pezzo di Forza Italia vuole vendere le spiagge, ma non è quella la strada: dobbiamo garantire chi ha investito in questo campo, ma garantendo allo Stato un gettito adeguato». A qualcuno, anche con sensibilità ambientalista, è sembrato ideologico lo stop a qualsiasi intervento edilizio attorno ai nuovi stadi: si preannunciano novità? «Sì. In Italia c'è un modello, quello della Juventus che, in assenza di norme adeguate, ha raggiunto un risultato straordinario. Troveremo una soluzione intelligente, integrando le posizioni di Orlando, Delrio e Fassina». Riconoscerà che sinora, per vincoli politici ma anche per scelta, il governo ha inoculato dosi omeopatiche, è stato attento a non scontentare nessuno, senza opzioni capaci di dare quella scossa che tutti a parole invocano: dopo la legge di stabilità come si cambierà marcia? «Sarà il presidente del Consiglio a spiegarlo. Ma nel 2014 l'Italia metterà al centro la questione lavoro, grazie ad una istribuzione vincolata e senza precedenti delle risorse». Renzi, Speranza, Violante parlano di riforme della giustizia con toni inediti: svolta in arrivo o fuochi fatui? «La nostra generazione non può difendere antichi tabù. Per troppo tempo siamo stati ostaggio di un confronto politico strumentale ed è arrivato il tempo di archiviare questa stagione».