03.09.13 - ORA MATTEO FACCIA SCELTE CHIARE E NON BOICOTTI IL PREMIER ( da IL Messaggero del 03.09.2013 intervista a pagina 10 )
03.09.2013
Le notizie sulla marcia renziana sul Pd gli arrivano attenuate dal filtro della distanza, impegnato comè in Polonia in un Forum internazionale sui fondi europei che ha usato per far avanzare il progetto di armonizzazione delle regole fiscali e di welfare tra tutti i paesi europei cui sta lavorando. Ciò non impedisce a Francesco Boccia, presidente della Commissione Bilancio e lettiano di antica data, di entrare nel merito delle questioni politiche italiane. Presidente, buona parte del Pd a partire dal ministro Franceschini si sta schierando con Renzi. Che ne pensa ?
Non entro nel merito e rispetto le scelte di tutti. Penso che al Pd serva un Congresso in grado di fare chiarezza e che le scelte vengano fatte sulle idee e non sulla tattica.
Può spiegarsi meglio ?
Il congresso del Pd deve servire innanzitutto a dirci tutto. Nella bozza di mozione Italia Riformista che con altri colleghi abbiamo redatto qualche settimana fa e che vareremo a fine mese, chiedevamo una forte innovazione quasi una rottura. Il Pd e i suoi dirigenti non possono continuare ad andare avanti in un modo che in passato qualcuno ha definito vittoriosamente perdente . Non si può avanzare in qualche elezione secondaria e poi perdere quelle decisive per poi affermare che è tutta colpa degli italiani che non ci capiscono. Cè una radice profonda da incidere : aveva ragione Pasolini quando metteva in guardia il Pci, dopo il referendum sul divorzio, che si trattava di un cambiamento di costume e non di uno spostamento a sinistra degli italiani.
Ma con chi ce lha oggi ?
Pongo una questione di metodo. Il prossimo congresso deve servire a dirci la verità innanzitutto fra di noi. Dobbiamo dire che sinistra vogliamo per parlare ad altre categorie che non siano solo i pensionati, i dipendenti pubblici o la parte di ceto medio che già ci vota. Dobbiamo fare nostre le esigenze e le istanze delle nuove generazioni.
Ad esempio ?
Dobbiamo rilanciare riforme che rompano incrostazioni : parlo della mia categoria, dei professori universitari. Possibile che chi vince un concorso e non pubblica sia inamovibile mentre un ricercatore precario che pubblica sia licenziabile ?
Mentre parlate di riforme radicali però votate per un governo con un centro-destra che spesso si è dimostrato corporativo
Ma per un partito responsabile è un obbligo stare con Napolitano. Nessuno di noi si è battuto per questo governo. Le riforme sociali le dobbiamo fare quando vinceremo le elezioni sulla nostra piattaforma riformista. Ora però si tratta di avviare quelle istituzionali e di mettere in sicurezza il Paese sul piano economico.
Già, ma intanto mancano poche settimane alla presentazione della legge di stabilità e non ne parla nessuno.
Infatti questo è uno di quei classici momenti nei quali tutti dovremmo sentire il bisogno di aiutare il presidente del Consiglio. Si tratta di mettere a frutto la flessibilità europea che lesecutivo ha guadagnato grazie alla sua credibilità e di avviare nuovi tagli alla spesa pubblica e una riduzione del cuneo fiscale. Insomma : Renzi e i neorenziani non mandino tutto allaria.
Sono sicuro che Renzi sosterrà il governo lealmente ma il messaggio è per tutti.