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07.08.13 - BOCCIA: IN QUESTO QUADRO POLITICO SE CADE eNRICO CI SONO SOLO LE URNE ( dal Messaggero del 07.08.2013 pagina 5 )

07.08.2013
Francesco Boccia, presidente della Commissione Bilancio della Camera, si ritrova nelle parole di Enrico Letta quando dice, presentando l’attività dei primi cento giorni, che l’attuale governo non ha alternative.
Il punto però , presidente, è se questa considerazione è sufficiente cemento per tenere assieme la maggioranza o serve uno scatto in più….. Rispondo che trovo davvero pittoreschi quelli che criticano il governo senza mai fare una proposta alternativa…
Si riferisce ai 5Stelle, vero ?
Le faccio il seguente quadro. Il premier dice che non ci sono alternative perché quando uno viene in Parlamento e scopre che in 100 giorni ci sono state misure per il credito alle imprese che poi non arrivano a destinazione a causa dell’ostruzionismo dei 5Stelle che anche in queste ore hanno ribadito che non hanno alcuna intenzione di dialogare; l’agenda digitale su cui pure c’è ostruzionismo; detrzioni fiscali su investimenti per l’edilizia prese in ostaggio dal filibustering per le modifiche costituzionali; gli esodati con annesso fuoco di sbarramento in Commissione….. Quando Letta fa quelle affermazioni non intende mica sostenere che in Italia non c’è nessuno più bravo di lui. Dice che nell’attuale quadro politico, dove appunto un terzo dei parlamentari fa opposizione a prescindere, l’alternativa al governo di larghe intese sono solo elezioni. C’è chi davvero pensa che la maggioranza degli italiani preferisca tornare a votare con il Porcellum piuttosto che continuare a cercare di risolvere l’emergenza economica ?
Tuttavia è impossibile negare che settori importanti di Pd e Pdl preferirebbero la crisi. Dunque ?
Ci sono gruppi che hanno l’interesse a far sì che questa esperienza finisca. Farebbero meglio a dirlo chiaramente, in modo che li possiamo sfidare alla luce del sole. Per quel che riguarda il Pd, il nostro elettorato pretende risposte proprio sulle questioni sollevate dal presidente del Consiglio. Se non saremo in grado di darle sul lavoro, sulle imprese, sui giovani – allora è giusto che andiamo a casa. Ma tutti.
Presidente, la condanna di Berlusconi è sì o no uno tsunami che può far saltare il governo ?
Io sto alle parole di Silvio Berlusconi che, prima e dopo la sentenza, ha sempre sostenuto che le vicende giudiziarie non avrebbero minato la tenuta del governo. Diciamo che dopo la sentenza si è rimesso in moto tutto il mercato parallelo della politica, quello che vive sulla crisi della politica e quotidianamente ti dice quale sarebbe la strada giusta da imboccare. Curiosamente, si tratta sempre di una strada che coincide con l’interesse di alcuni gruppi e non con quello del ,Paese. Governo e maggioranza si sono dati la prospettiva di 18 mesi, fino al semestre italiano di presidenza Ue. Trovo davvero sconcertante la sottovalutazione che si fa di quell’appuntamento, che invece è di portata epocale.

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