Roma Francesco Boccia, presidente della Commissione Bilancio della Camera condivide l’irritazione di Matteo Renzi verso chi gli chiede se rema contro il governo Letta : Ha ragione , è una barzelletta.

Gli stimoli degli amici rappresentano per il governo un fatto certamente positivo. E Matteo è sicuramente un amico e un sostenitore dell’impegno che sta esprimento Enrico Letta. Ciò che mi sembra necessario evitare è far diventare l’ombelico del Pd oggetto del dibattito pubblico. Sarebbe inutile e dannoso. Siamo tutti impegnati sull’ Ilva, sul costo del lavoro, sul prossimo Cosiglio europeo. Chi pensa che le sollecitazioni di Renzi siano in malafede o non lo conosce o lo fa per alimentare il caos.

Mi riferisco a tutti : tutti quelli che equivocano, Renzi sta andando in giro per l’ Italia a presentare un suo libro non mi pare che abbia aperto un congresso o che si sia candidato alla segreteria del partito. Da quello che mi consta sta sostenendo lealmente il governo e l’ha fatto in forme sia visibili che meno. Trovo una distonia tra i problemi reali sui quali ci stiamo impegnando senza riserve. Letta per primo, con uno sforzo che non mi sembra abbia molti precedenti e la voglia di alimentare polemiche laddove proprio non ce ne sono.

Io la leggo così : Renzi non ha affatto detto che il governo sta vivacchiando ; Renzi ha banalmente detto “ evitiamo di fare cose che assomiglino ad un vivacchiare “, che non è certamente che contraddistingue il governo letta che invece fa un lavoro straordinario. Un esempio : domani ( oggi, ndr ) il Consiglio dei Ministri affronterà l’abolizione del finanziamento ai partiti, le misure per le ristrutturazioni edilizie e il sostegno ai produttori di mobili. Detto questo, che in queste settimane sia nata – ma non sulle scelte per risolvere i problemi degli italiani – qualche incomprensione sulle riforme che a suo tempo dovremmo fare, magari anche dividendoci con il Pdl, non mi pare uno scandalo.

Si potevano evitare sia la comunicazione sulla clausola di salvaguardia all’attuale meccanismo di voto, sia la mozione di Giacchetti. Due facce della stessa medaglia, entrambe fuori luogo non per i contenuti. La clausola di salvaguardia nasce per dare una risposta alla sentenza della Consulta ; la mozione di Giacchetti da un’ansia per sollecitare a fare presto. Se si mettono entrambe da parte e ci si affida al lavoro della Convenzione o Bicamerale, si arriva esattamente dove dicono Letta e Renzi. Che poi altro non è se non ciò che ha auspicato il presidente Napolitano. Le persone che vogliono il bene del Paese dicono tutte la stessa cosa.