26.01.13 - Diagnosi giusta ma il contratto va rivisto ( dal quotidiano Il Mattino del 26.01.2013 )
26.01.2013
La diagnosi della Cgil è giusta, sulle cure sono meno d`accordo. Al governo, Bersani saprà fare una mediazione che tenga conto delle parti, senza farsi dettare lagenda da nessuno. Francesco Boccia (che corre per la riconferma alla Camera in Puglia per il Pd), ieri ha partecipato alla conferenza programmatica della Cgil. Le piace quello che ha ascoltato? Innanzitutto, vorrei sottolineare che lappuntamento di oggi dimostra, ancora una volta, quanto conti la rappresentanza del mondo del lavoro in Italia. Bastava essere qui e parlare con dirigenti sindacali e lavoratori per capire quanto è vero questo mondo. Consiglio a Grillo, che considera i sindacati uno dei mali del Paese, divenire qui per rendersene conto da vicino. Farebbe meglio ad ascoltare le tesi, sia della Cgil che degli altri. Quelle della Cgil le condivide? Completamente d`accordo sulla diagnosi, mentre sulla cura ci sono alcune differenze. Giusta la richiesta di nuove regole sulla rappresentanza, ad esempio, ma il Pd ritiene anche necessario rafforzare la contrattazione di secondo livello, territoriale: su questo Bersani dovrà mediare con la Camusso, perché mediare tra le parti è necessario per chi vuole governare il Paese. Quando è toccato a noi, labbiamo fatto, senza farci imporre lagenda da uno o due sindacati, ma sapendo che le riforme importanti vanno fatte nel perimetro della coesione sociale. Giusto anche concordare in Europa un allentamento del patto di stabilità. Qualcosa si può già fare in Italia, però, privilegiando gli investimenti sui territori a scapito della spesa di alcuni ministeri. Non di tutti, però: quello della scuola ha già dato, invece quello delleconomia, che indica la strada dei sacrifici per gli altri, non ha fatto altrettanto con se stesso. Giusto anche tagliare gli incentivi alle imprese? Quando Giavazzi presentò il piano mirabolante che prevedeva un taglio di 10 miliardi, in Parlamento ci siamo accorti che lì cerano anche sostegni allautotrasporto o alle scuole private, e cè anche il Fondo unico per lo spettacolo: che facciamo, tagliamo tutto? Per le imprese, è giusto abolire tutti gli incentivi discrezionali, che prevedono lassegnazione del diritto da parte di una commissione, lasciando invece quelli automatici. ( dal quotidiano il Mattino del 26.01.2013 )