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05.12.12 - SUOR CESA, REVOCHI LA PROCEDURA DI MOBILITA' ( da La Gazzetta del Mezzogiorno - pagina del Nordbarese del 05.12.2012 )

05.12.2012
Bisceglie- Si revochi la procedura di mobilità dei lavoratori della Casa Divina provvidenza. L’appello viene rivolto dall’ on. Francesco Boccia ( Pd ) alla madre generale delle Ancelle della Cdp, suor Marcella Cesa, fiducioso che, in un momento di gravissima difficoltà, possa assumere decisioni e compiere scelte esclusivamente finalizzate al bene comune. Com’è noto nella drammatica crisi aziendale dell’ Opera Don Uva, la Congregazione delle Ancelle della Divina Provvidenza ha avviato il 3 ottobre scorso la procedura di mobilità per riduzione del personale che porterà al licenziamento di 587 lavoratori, addetti alle strutture di Bisceglie, Foggia e Potenza. Come può facilmente immaginare questa scelta determinerà un terribile choc su tante famiglie e sull’economia del territorio in generale – scrive l’ On. Francesco Boccia – pur senza conoscere nel merito i programmi di risanamento aziendale che il management da lei incaricato ha inteso predisporre, ritengo, comunque, affrettata, nell’attuale contesto, la decisione di avviare il licenziamento collettivo di tanti lavoratori. L’on. Boccia esprime perplessità sul fatto che non è dato sapere quali sviluppi avrà il procedimento pendente dinnanzi al Tribunale di Trani a seguito dell’ istanza di fallimento richiesta dalla competente Procura della Repubblica ? Se verrà accolta la proposta di concordato preventivo avanzata dalla Congragazione ? Se la stessa Congregazione accoglierà l’invito ( da più parti rivolto ) di portare l’ Opera di Don Uva all’amministrazione straordinaria ( con diretto coinvolgimento dello Stato italiano nella gestione ) ?. Infine l’ on. Boccia dice che pare innegabile che la procedura di mobilità per riduzione del personale ha tratto origine da un “ piano “ di risanamento partorito da un management che risulta dimissionario.

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