Il Pd non ha mai fatto ragionamenti diversi da quelli di Monti – risponde l’ on. Francesco Boccia ( Pd ) – i saldi debbono restare quelli, ma pretendiamo un confronto sul modello redistributivo delle risorse, che, ben lo sappiamo sono limitate.

Ma questa è l’ultima manovra di questa fase straordinaria e non può pesare in questo modo sulle classi più deboli del Paese, che hanno permesso con i loro sacrifici di sposare il baricenrtro del paese verso l’ Europa. La linea del Pd è prendere a chi ha di più e dare a chi ha di meno e l’impostazione data alla manovra non ci consente di approvarla così com’é. Il modello redistributivo va assolutamente modificato. Il governo ha fatto uno sforzo per tutelare le fasce deboli ma se poi si colpiscono i mutui per la prima casa…..

Perché noi siamo per una sensibile riduzione della pressione fiscale ma se non è possibile una terapia choc crediamo che le risorse vadano concentrate sull’area del bisogno e quindi sull’aumento delle detrzioni fiscali. Un punto in meno di Irpef non incide più di tanto sui meno fortunati mentre ne beneficiano anche i più ricchi, il che in questa fase pare un controsenso. Ci impegneremo nella mediazione parlamentare, ma il periodo dei tagli lineari deve finire.

Questo esecutivo ha fatto grandi cose, ma siamo al termine di una fase straordinaria, è inutile nasconderlo. Anche la manovra contiene elementi rivoluzionari, che dimostrano la sensibilità di Monti : pensiamo solo alla Tobin tax, inimagginabile solo un anno e mezzo fa. Ciò detto, è finita la legislatura ed è inutile nasconderselo : i partiti si preparano a chiedere il consenso agli elettori.