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09.10.12 - NODO FERROVIARIO SUD SI' DEL CIPE, VIA ALL'APPALTO ( da La Gazzetta di Bari el 09.10.2012 pagina 3 )

09.10.2012
UNA BARI MIGLIORE - LA SODDISFAZIONE DI GINEFRA E BOCCIA : " CONTRIBUIRA' A MIGLIORARE LA VITA DI TUTTI I CITTADINI BARESI "
Nodo ferroviario di Bari, via libera definitivo al finanziamento da 395 milioni da parte del Cipe. Ieri, a Roma, si è finalmente sbloccata l'annosa questione del fascio di binari che attraversa il capoluogo con l'approvazione del progetto preliminare che riguarda il tratto Sud, con lo spostamento di 10,2 km di binali da via Amendola fino a Torre a Mare. Può quindi partire l'appalto - per la cui definizione burocratica, da oggi, saranno necessari 4 anni della più importante opera infrastnitturale prevista nel capoluogo dal Dopoguerra, dopo aver accumulato anni di ritardi tra polemiche, liti e discussioni. Il bando potrebbe essere pubblicato nel 2014, considerando che nel frattempo c'è da approvare il progetto definitivo e va risolta la partita degli espropri, non una passeggiata, anche per la prevedibile lievitazione dei costi rispetto alle stime fatte circa 10 anni anni fa. In origine la previsione per l'intera opera (compresa l'eliminazione dei binari che tagliano Palese e Santo Spirito, ormai cancellata) era di 1,52 miliardi, dei quali sono disponibili solo 395 milioni appena ottenuti (anche se il costo effettivo potrà essere stabilito solo con l'approvazione del progetto definitivo). I lavori invece richiederanno circa 6 anni: infatti, lo spostamento dei binari dalla stazione centrale a Torre a Mare, unico lotto dei lavori, non terminerà prima del 2022. Come previsto da Rfi. Come detto, il progetto prevede di spostare 10,2 km di binari all'esterno dell'abitato seguendo il traccialo della tangenziale a partire dal prolungamento di via Amendola, lungo il percorso seguito dallo attuali Ferrovie Sud Est che da Bari Centrale devia tagliando via Oberdan. Eliminare quei 10 km di binari, peraltro, avrà un impatto non trascurabile anche a livello urbanistico. Non è un caso che il Comune abbia lanciato il concorso di idee; «Baricentrale», ricevendo oltre 50 domande di partecipazione da ogni parte del mondo e dal Gotha dell'architettura internazionale da oriol Bohigas a Massimiliano Fuksas. Piena soddisfazione dei deputati baresi Pd. Dario Ginefra (componente della commissione Trasporti della Camera) e Francesco Boccia. «Ci siamo battuti con successo - afferma il primo - insieme all'ex assessore regionale ai trasporti Mario Loizzo e al suo successore Guglielmo Minervini, ottenendo l'accelerazione dell'iter e l'approvazione di un provvedimento caro alla comunità barese e da sempre sostenuto dall'amministrazione di centrosinistra, che ha avuto il coraggio di mutare indirizzo rispetto alle scelte del passato non certo positive per lo sviluppo della città». «Abbiamo mantenuto gli impegni presi - sostiene Boccia - con tale intervento sarà possibile liberare la città dall'odioso fascio di binari, garantendo al tempo stesso ai cittadini baresi una migliore qualità della vita e rilanciando, anche sotto il profilo urbanistico, l'idea di realizzare una Bari migliore». «D'altronde - concludono - il Nodo è ritenuto dal governo Monti tra le opere di maggior interesse strategico previste dai Piano per lo sviluppo, poiché parte de più complesso progetto dell'alta capacità Napoli-Bari». Cancellato definitivamente, già da tempo, invece l'interramento dei 9 km di linea che attraversano Palese e Santo Spirito: sia per ragioni tecniche, sia perché il finanziamento è (e resta) solo teorico, Per ricucire i quartieri a nord di Bari bisognerà dunque individuare un'altra soluzione adeguata alla necessità di far transitare circa 200 treni al giorno.

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