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28.09.12 - BOCCIA : QUANTI BATMAN ( da Gazzetta del Mezzogiorno del 28.09.2012 pag. 7 )

28.09.2012
Francesco Boccia, coordinatore delle commissioni economiche del gruppo Pd alla Camera: Lo Stato é sempre più pesante. E' d'accordo ?
Si, De Tomaso ha molto opportunamente richiamato Sturzo ricordando il rischio legato al concetto dello " Stato largo e generoso che crea Enti " e le caratteristiche di quello che si é trasformato in un vero e proprio capitalismo clientelare collegato al rapporto tra aziende pubbliche e politica da un lato e amministrazioni pubbliche e imprese private dall'altro.
Questo ha inciso anche sulle Regioni. Perché ?
Quest'intelaiatura, da sempre vero rischio di doping del mercato, é diventata la struttura portante su cui sono state poggiate le amministrazioni regionali. Aziende pubbliche che si sono occupate spesso dell'erogazione di servizi che potevano essere erogati dagli stessi assessorati competenti o della produzione di beni facilmente acquistabili ( a condizioni migliori ) anche sul mercato. Il risultato é il crac finanziario delle principali regioni e di buona parte delle amministrazioni locali.
Il federalismo é saltato ?
E' stato condizionato da una ambiguità plitica . la presenza nello scenario della lega Nord. Per la lega il federalismo é stato il compromesso letterario per non parlare di scessione. ma nella testa c'é sempre stata l'autonomia e l'indipendenza di una terra che non é mai esistita : la padania. Per tutti gli altri, il federalismo fiscale, altro non é stato che l'applicazione italiana del concetto europeo di regionalismo che fa dell'autonomia degli enti territoriali e nella loro responsabilità nella raccolta delle istanze locali il pilastro della sussidiarietà su cui si ritrovano i concetti di convergenza economica, coesione sociale e integrazione culturale.
Ma federalismo e vincoli europei potevano andare d'accordo ?
La classe politica per 12 anni anziché discutere del federalismo necessario per costruire gli "Stati Uniti d' Europa" dopo l'introduzione dell'euro, si é misurata sul decentramento amministrativo, definendolo federalismo fiscale. Risultato : le Regioni sono diventate la terra di batman. E purtroppo ogni regione ha i suoi Fiorito. La Puglia da questo punto di vista non é un'eccezione e la rabbia maggiore é quella che costringe alcuni di noi a prendere atto che la magistratura arriva spesso prima dei partiti. perché alla fine i Batman sono candidati da qualcuno, non arrivano dal cielo.
Ma si può controllare le regioni ?
Il pricipio costituzionale di coordinamento ( dello Stato ) della finanza pubblica, deve consentire al legislatore coraggioso di ipotizzare anche un vero e proprio commissariamento. La vicenda Lazio e il malgoverno non deve farci escludere nulla !
Torniamo ai buchi neri del federalismo.
Alcuni decreti usciti dalla Bicamerale, va ammesso sono stati utili a far chiarezza. Tra tutti il riordino della fiscalità regionale che vedrà la luce tra il 2013 e il 2014, il censimento del demanio pubblico e la responsabilizzazione degli enti locali nella gestione del patrimonio. Ma alcuni decreti sono stati letali e hanno fatto emergere tutte le contraddizioni di un'ambiguità culturale che ha caratterizzato la storia fallimentare dell'alleanza tra Pdl e Lega e l'ipocrisia di una parte dello stesso centrosinistra. L'Imu é figlia di tutto questo. Un'imposta voluta da Calderoli e Tremonti e votata dal centrodestra che oggi viene putroppo difesa da Monti che ha il dovere di evitare il collasso. Il federalismo municipale é il simbolo dello sfascio. E' stata l'espressione massima del potere leghista e forse l'inizio della fine di una storia ipocrita nata e morta con la seconda repubblica.
Dove sta andando il sistema politico ?
Si torna alla prima Repubblica come dice De Tomaso nel suo editoriale ? Lo spero per i valori della repubblica, non per il funzionamento delle istituzioni. Serve la terza, che parla di un' Italia federata, ma in Europa e per l' Europa non tra celtici e brboni.

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