Oggi la consob decide se prorogare i termini del divieto alle vendite allo scoperto su banche e assicurazioni. Introdotto il 23 luglio dalla Consob il blocco era stato prorogato fino alle 18 del 14 settembre a causa del perdurare dell'incertezza dei mercati. E incerto é anche l'orientamento della commissione . Anche in questa circostanza l'associazione degli intermediari Assosim hanno ribadito la loro tradizionale contrarietà ai divieti ma, allo stesso tempo, si sono fatti ieri interpreti di preoccupazioni espresse da alcuni operatori.Fino a ieri - ha detto il segretario generale Gianluigi Gugliotta - sembrava fossero rientrate le condizioni che avevano giustificato l'adozione del provvedimento e il successivo rinnovo. Probabilmente anche in considerazione dell'imminente fine del divieto, già oggi si sono avvertite posizioni fortemente ribassiste su alcuni titoli, tati sospesi er eccesso di ribasso. Lo stop alla pratica dello short selling riguarda sia le vendite allo scoperto assistite dal prestito titoli ( covered ) sia quelle cosiddette ( nude ) . Sul tema é intervenuto Francesco Boccia, coordinatore delle commissioni economiche del Pd alla Camera : " Noi chiediamo che la Consob confermi lo stop delle vendite allo scoperto, abbiamo sempre insistito su questo e torniamo a farlo ". In una dichiarazione Boccia si é anche chiesto perché in attesa di una nuova, indispensabile, regolazione, si debba intervenire solo in presenza di un'assoluta emergenza se in queste settimane c'é più calma nei mercati ciò non vuole dire che il rischio delle speculazioni sia sorpassato. Ci auguriamo perciò che il divieto diventi permanente e che venga accompagnato da un divieto assoluto di vendita di derivati non regolamentati.