14.08.12 - BOCCIA ( PD ) : LA CORTE NON E' UN TAR CAMBIAMO UNA LEGGE ABNORME ( da l' Avvenire del 14.08.2012 intervista a pag. 5 )
14.08.2012
La politica deve assumersi le sue responsabilità. Se le leggi nazionali e regionali non prevedono sanzioni chiare in caso di sforamento dei limiti, il rischio é sentirsi dire dalla magistratura che l'azienda va chiusa . Ma una legge che consente di condannare a morte un'industria come l' Ilva in base a una perizia di parte , va cambiata. Facciamolo in sede di conversione del decreto. Il deputato Francesco Boccia, responsabile commissione economiche del Pd, conosce bene la realtà di taranto : Fui inviato nel 2007 dal governo Prodi - racconta - come commissario liquidatore per il crack del Comune : autobus fermi, cassonetti traboccanti, vigili fermi, 1.500 posti di lavoro saltati nelle cooperative , 20 salme da seppelire. Allora la città si riprese grazie al lavoro di squadra tra governo , prefettura , magistrati. Così rischia di riaprirsi una ferita dei tarantini nelle istituzioni.
Ora il Gip dice che l' Ilva deve chiudere.
E' inamissibile che un'azienda venga condannata sulla base non di un processo, ma di una prova indiziaria, per quanto autorevole . E' facile immaginare gli effetti devastanti sull'industria italiana dell'acciaio . L'Ilva é una delle aziende europee più importanti.
E' tutta colpa dei magistrati ?
Se siamo a questo punto, la responsabilità é dei legislatori, nazionale e regionale, che doveva fissare regole chiare e sanzioni certe. Ma va anche detto che le emissioni nocive oggi sono un ventesimo di quelle di 20 anni fa. Ci sono stati investimenti che hanno portato a risultati importanti.
Ma ora che si può fare ? Ricorrere alla Consulta ?
La corte costituzionale non é un Tar, da chiamare in causa ogni volta che si vuole sapere se un magistrato ha interpretato bene o male la norma. Piuttosto il legislatore renda più efficaci le norme : se il decreto legge é percepito ancora come poco chiaro, possiamo modificarlo in una settimana in sede di conversione di legge. Chiarendo cioè che i limiti, interpretati come invalicabili, possono essere tollerati in presenza di un'azione di bonifica.
Qualcuno parlerebbe di politica che prova a piegare i magistrati.....
I giustizialisti sono in servizio permanente effettivo. Ma se il parlamento interviene, non é un'umiliazione per la magistratura. Dobbiamo prenderci l'impegno di modificare norme che hanno portato a un provvedimento abnorme. A Taranto non ci sono integralisti giudiziari, ma magistrati che interpretano norme inadeguate rispetto al caso specifico.