21.04.12 - "Riscriviamo la Costituzione". Proposta dal Pd per una Grosse Koalition 2.0 - Il Foglio, 21/04/2012
21.04.2012
"Sinceramente? Beh: limpressione è quella che è, e personalmente vedo in giro un po troppi attori che si stanno muovendo come se volessero far precipitare la situazione. Capisco che siamo in campagna elettorale, ma mettere a rischio la sopravvivenza del governo Monti, e costringere il Paese ad andare a votare con, il Porcellum, mi sembra unoperazione irresponsabile". Francesco Boccia - deputato del Pd vicino al vicesegretario Enrico Letta - dice senza troppi giri di parole che questo improvviso attivismo dei leader di centro e di centrodestra è un segnale evidente di come allinterno della strana maggioranza di governo ci siano forze che non hanno più timore a prendere in considerazione lipotesi che lesecutivo Monti possa venire giù da un momento allaltro. "La nascita di un nuovo grande partito di centro, aperto persino ad alcuni ministri del governo, e il conseguente annuncio della più grande novità della politica italiana, qualunque cosa significhi questa espressione, non ci sarebbero mai stati se Casini e Alfano non avessero subodorato la possibilità che questo governo possa finire improvvisamente con le gambe allaria. Ecco: spiace dirlo, ma in questa fase politica le forze di governo dovrebbero impegnarsi per rafforzare Monti, permettergli di andare avanti, fargli fare le riforme che servono e preparare poi il terreno per dar vita a quella che dovrà essere, questa sì, la vera nuova grande novità della politica italiana". Boccia, che insieme con il vicesegretario del Pd e a un fronte ampio di dirigenti del partito si riconosce nella definizione di "democratico montiano", è convinto che questa legislatura non possa essere considerata solo una parentesi della vita politica, e per questo sostiene che le forze più responsabili di centro, di destra e di sinistra dovrebbero mettersi in testa che il vero grande progetto del futuro è quello di trovare un modo per tenere in vita questa esperienza di governo anche dopo le prossime elezioni. "Io non so se nel 2013 saremo costretti a dar vita a una nuova grande coalizione. Nessuno può escluderlo, e non sarebbe certo un dramma se dovesse capitare. Di sicuro però oggi possiamo scommettere che da qui alle politiche questo governo non avrà la forza e il tempo di raggiungere tutti i suoi obiettivi, e per questo sarebbe importante che Bersani, Casini e Alfano decidessero di trasformare la prossima legislatura in qualcosa di importante: in una legislatura costituente". In che senso?,"Nel senso che oggi, sotto certi punti di vista, il nostro Paese si trova politicamente ancora frastornato da una guerra surreale che le forze politiche - sia di centrodestra sia di centrosinistra - hanno combattuto fino a qualche mese fa. Siamo, come si dice spesso in questi casi, ancora in mezzo alle macerie, e proprio come successe subito dopo la Seconda guerra mondiale sarebbe un segnale mica da poco quello di metterci in testa di dare un seguito a questo processo virtuoso innescato dal governo Monti". E come? "Semplice: riscrivendo tutti insieme la Costituzione italiana, e facendo sì che le prossime elezioni siano utili non solo per eleggere un nuovo Parlamento ma anche per nominare, come nel 1946, una nuova Assemblea costituente. E non mi venite a dire che sarebbe troppo complicato. Se le forze politiche lo vogliono, questa davvero è una rivoluzione possibile". Insomma: una specie di grande coalizione a prescindere, poi, se in Parlamento ci sarà o no unaltra grande coalizione. Una grande coalizione in miniatura, dunque, che però potrà prendere vita solo a una condizione: "Naturalmente, e in questo caso parlo del Pd, per arrivare a un risultato del genere è importante cambiare atteggiamento e fare qualche passo in avanti. Finora Bersani è stato bravo a mediare tra tutte le anime del Pd, ma ciò di cui ci dobbiamo rendere conto urgentemente è che, per un partito come il nostro, lesperienza del governo Monti non può essere una parentesi. Semmai, mi verrebbe da dire, lunica parentesi possibile dovrà essere rappresentata dalle prossime amministrative, e da quelle scriteriate alleanze coatte nate in unepoca lontana come quella di Vasto: unepoca che ormai oggi non esiste più. Il Pd fino a oggi è stato lalleato forse più corretto di questa strana maggioranza, ma non cè dubbio che nei prossimi mesi lunico vero criterio con cui dovremo costruire le nostre alleanze dovrà essere quello del alleo con chi mi può aiutare a salvare questo paese, e non più solo quello del mi alleo con chi mi può far vincere. Certo, capisco le esigenze di questa campagna elettorale, ma pensare che alle prossime elezioni il nostro partito possa allearsi con oscuri personaggi che in questi mesi stanno combattendo contro il governo Monti come per esempio Di Pietro - beh, ecco, questo sì che sarebbe semplicemente da veri sciagurati".