“La verità ? E’ la prima volta che un governo si preoccupa dei giovani e dei precari, di tutti coloro che sono senza protezione. Grazie a Monti tutti, partiti e sindacati, sono ora costretti a mettere mano a un pezzo di Paese. Forse dovevamo arrivarci prima noi, certo non possiamo arrabbiarci perché ci ha pensato Monti. “ Il deputato del Pd Francesco Boccia, lettiano, ritiene accettabile il compromesso sul modello tedesco per l’articolo 18 raggiunto ieri in direzione ( è una base di partenza, vediamo dove ci porta ), ma mette in guardia dal pericolo di snaturare quella che è una buona riforma del lavoro. “ Per la prima volta si supera il dualismo tra garantiti e senza tutele e si introduce una forma di sussidio di disoccupazione “. Piuttosto va ampliata la platea degli aventi diritto : per rendere il sussidio veramente universale occorrerebbero dai 15 ai 20 miliardi. “ E’ una cifra che non deve spaventarci, le risorse si possono trovare. Monti è stato molto coraggioso, ma su questo punto ha l’opportunità di essere davvero rivoluzionario “. E’ una volta introdotto un sussidio davvero universale come in Gran Bretagna – è il ragionamento di Boccia – la questione dell’ articolo 18 si svuota e si ridimensiona da sola. Quanto all’ipotesi avanzata da alcuni democratici ( da Veltroni a Ichino a Franceschini ) di far valere le nuove norme solo per i neo-assunti, per Boccia ha il difetto non di poco conto di lasciare intatto il dualismo del mercato del lavoro invece di superarlo. Che è appunto il merito principale della riforma Monti - Fornero. ( da Il Sole 24 Ore del 27 Marzo 2012 )