" Ci siamo dati delle regole, ma evidentemente valgono ad orologeria ". Francesco Boccia, deputato Pd, é infuriato : dopo Taranto ( con lo stop a Pelillo ) anche a Trani il Pd sta facendo retromarcia sulle primarie : pur avendole vinte Ferrante, il partito ha deciso di puntare su Operamolla, sollecitanto il primo candidato a fare un passo indietro. Boccia, che sta succedendo nel Pd in vista delle amministrative. Primarie si o no ? Regna l'ipocrisia : si dice che l'etica va praticata, ma le cronache ci dicono ben altro. Lo stesso per le primarie : tutti le declamano, ma le vicende di questi mesi ci dicono altro. Su Taranto si é utilizzata la formula della conferma del sindaco uscente, principio che però ne é valso a Barletta. Su Trani il giovane vincitore dei gazebo viene messo alla porta, a costo di spaccare il partito. Capisco la logica di coalizione : se tutti i partiti sono d'accordo su un nome, bene. Ma se un solo elettore alza la mano e chiede le primarie, vanno fatte. Sempre. Primarie o meno, non é ciò che viene dopo a contare davvero le urne ? In verità comincio a chiedermi a cosa é servito il sacrificio che ho fatto nel 2010, candidandomi alle primarie per la Regione in soli 5 giorni. L'idea era cementare il centrosinistra e allargare la coalizione all' Udc. Era l'idea di un laboratorio, che a due anni di distanza possiamo dire essere fallito. Le urne ? Abbiamo vinto le elezioni regionali, ma c'é da chieedersi se dal 2010 ad oggi abbiamo davvero governato. Dal giorno dopo si é cominciato a parlare delle elezioni successive e della corsa di Vendola ed é cominciato un valzer che a cascata, si riflette anche sul Comune di Bari. Quanto all'unità della coalizione, ogni giorno Sel attacca Monti e il Pd lo difende. Forse il Pd non é in grado di farsi sentire nella Puglia di Vendola. O no ? Il Pd é credibile se sa difendere i principi costituenti e le primarie sono uno di questi. Penso che le prossime settimane saranno decisive per chiarirci, a Roma come a Bari, sui principi e valori fondativi del Pd. Si fa politica facendo delle scelte ma in Puglia regna solo il caos. Principi che saltano, Emiliano che fa la sua lista da solo, la politica che entra di peso nella gestione amministrativa delle istituzioni. Basta va azzerato tutto. A cosa sta pensando ? Credo che equilibri e maggioranze del Pd siano saltati per aria. La cosidetta area Bersani non esiste più, esistono solo accordi di vertice. E' evidente che un pezzo del partito é supino a Vendola e vive in funzione del potere amministrativo, un altro inventa alchimie politico-elettorali sulla scia del sindaco di Bari e un'altra parte ancora discute in modo sterile sui grandi temi, dalla questione morale alle primarie, nel recinto del partito Chiedo la convocazione di un'assemblea straordinaria in Puglia, che si concluda con un patto chiaro sui pricipi. La sua sembra una critica, tra le altre, alla guida di Balsi. Sono amico di Sergio, ma deve prendere atto che le cose non vanno ed essere conseguente con ciò che sostiene : se la " primavera pugliese " é morta, faccia qualcosa . L'arrembaggio di aziende pubbliche, l'occupazione militare della sanità, la caotica gestione dei rifiuti sono temi che vanno affrontati con i fatti, non con le rivendicazioni strrili. Il Pd pugliese, così com'é ora, non ha la credibilità di fronte ai cittadini di fare una sola di queste battaglie. Il mercato delle nomine é stato cancellato a livello regionale ? Ci sono o no interessi concentrati nei rifiuti, nella sanità e nell'edilizia pubblica ? E ad ogni tornata elettorale il Pd, come altri partiti, ha o no continuato a tenere in vita lobby che andrebbero eliminate ? Conseguenze ? Se questi nodi non verranno sciolti, va da sé che per molti di noi che hanno creduto nel Pd riformista é arrivato il tempo di assumere decisioni forti che capirebbe lo stesso Bersani. Si può senza alcun problema sostenere il segretario a Roma e stare all'opposizione a Bari. Da Gazzetta del Mezzogiorno del 19.03.2012