RASSEGNA STAMPA

02.12.11 - MANOVRA SERVE A METTERE IN SICUREZZA QUADRO SOCIALE

02.12.2011
“È un momento cruciale per il Paese, le valutazioni che facciamo in queste ore e a partire da lunedì incideranno sulla vita degli italiani e anche sugli assetti della politica italiana. Ma quello che deve venire prima di tutto è davvero la volontà ferrea di provare a mettere in sicurezza il quadro sociale italiano con interventi redistributivi mai fatti prima”. Lo dice a Radio Radicale il responsabile delle commissioni economiche del Pd Francesco Boccia. “Le dichiarazioni della Fornero ci confortano – spiega Boccia – ovviamente aspettiamo il provvedimento per capirne fino in fondo la portata. Ma occorre avere ben chiaro che la riforma della previdenza non può essere fatta per far cassa, perché per far cassa e diminuire il debito pubblico sarà inevitabile una misura patrimoniale. La riforma delle pensioni deve servire a dare nuove opportunità ai giovani, di qui l’idea del reddito minimo garantito e del salario di inserimento che consenta di dare più certezze ad una platea di 4 milioni almeno di giovani, faccio un diretto riferimento ai due milioni di disoccupati e ai quasi due milioni di lavoratori precari. Spesso non ci pensa nessuno e invece deve essere chiaro a tutti che chiedere di lavorare uno, due o tre anni in più (ovviamente scegliendo di restare nel mondo del lavoro anche con degli incentivi) a chi ha un tetto sulla testa e ha delle certezze può essere l’inizio di un meccanismo intergenerazionale che consenta di ridistribuire risorse tra generazioni. Poi più in generale noi ci aspettiamo una grande operazione redistributiva anche tra ceti, e penso che accanto alle misure legate al welfare debba esserci un intervento di redistribuzione alimentato da una misura patrimoniale”. Quanto alla contrarietà del Pdl alla patrimoniale, Boccia afferma: “Anche noi lo siamo rispetto all’allungamento dell’età pensionabile – risponde Boccia – queste sono le posizioni di partenza dei due principali partiti. Ma se vogliamo salvare l’Italia e dare una prospettiva al nostro Paese non possiamo barricarci dietro convinzioni giustificabili nel rapporto con pezzi del proprio elettorato ma che possono non essere l’interesse di tutti gli italiani. Andremo avanti su questa strada che vede l’Italia al centro degli interessi politici solo se i partiti che sostengono il governo Monti non otterranno il 100% delle proprie istanze”.

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