23.11.11 - PD: BOCCIA, PUO' ESSERE SOLO EUROPEISTA E LA CGIL LO CAPIRA'
23.11.2011
Roma, 23 nov. - "L'Europa e' la rotta del governo Monti e deve esserlo anche della vasta maggioranza parlamentare che gli ha dato la fiducia. Essere europeisti significa anche avere il coraggio di cedere qualcosa per un mondo migliore. Sento troppi europeisti a intermittenza". Lo ha detto a Radio Radicale il responsabile delle commissioni economiche del Pd Francesco Boccia. "Oggi essere europei significa sapere che i bambini che nascono oggi sono cittadini europei. Significa anche unire alcuni simboli, pensare a forze armate comuni, a meccanismi di sostegno e di welfare uguali, significa pensare a politiche fiscali uguali", aggiunge Boccia, "Significa far si' che l'Europa non sia solo un mercato comune ma che deve essere la casa di tutti. Per far questo servono coraggio politico e lungimiranza, qualita' che mossero gli Spinelli e i De Gasperi nel concepire la nascita dell'Europa comune e che invece sono mancate in questi anni. Il processo di unificazione politica sara' completato quando si potra' finalmente eleggere il capo dell'esecutivo in maniera diretta, come accade negli Usa. Io sogno gli Stati Uniti d'Europa. Oggi non si puo' che essere d'accordo con Monti e i partiti politici che lo sostengono debbono fare i conti anche con le loro scelte e la loro storia. Il dibattito sterile sugli eurobond deve essere accompagnato dalla volonta' di cessione di sovranita' da parte dei singoli paesi che non significa farsi commissariare, ma andare a decidere il nostro destino in Europa. Voglio ribadire un concetto che vale anche per il Pd e i mondi con cui ci confrontiamo: noi dobbiamo essere il punto di riferimento di questo grande progetto politico e non possiamo farci condizionare da interessi limitati e di brevissimo termine che possono invece condizionare alcuni movimenti vicini ai nostri mondi, che non si preoccupano dei prossimi vent'anni ma semplicemente del prossimo anno. Io non penso ci sia antieuropeismo a sinistra, qualche riflesso condizionato pero' puo' esserci quando si mette in discussione la sovranita'. Ma questa e' la grande scommessa. Se ci rifacesse a Spinelli e al manifesto di Ventotene si farebbero altri ragionamenti. Il Pd e' un partito fortemente europeista e sono convinto che anche alcuni movimenti, Cgil compresa, comprenderanno come la scommessa che il mondo ha davanti e' molto piu' grande del posizionamento fisiologico che ogni movimento ha".( AGI )