RASSEGNA STAMPA

09.11.11 - IL GOVERNO CERCA DI CAVARSELA CON LA " FINANZA CREATIVA "

09.11.2011
Roma, 09 Nov.-  Lo Stato vende ai privati anche le carceri. Nel maxiemendamento alla legge di Stabilità, che arriverà oggi in Commissione Bilancio al Senato, si prevede la costituzione di uno o più fondi comuni di investimento immobiliare, o una o più società, a cui verranno conferiti immobili dello Stato «a uso diverso da quello residenziale» si legge nella bozza che l’Unità può anticipare. Il primo decreto di conferimento del patrimonio sarà varato entro il 28 febbraio 2012 e conterrà tra l’altro anche una quota «non inferiore al 20% delle carceri e del 20/30% delle caserme assegnate in uso alle forze armate». Finiranno nella prima cessione anche terreni agricoli. Il valore complessivo del primo intervento è di 8 miliardi. «I proventi della vendita di quote o azioni - si legge nella bozza - sono destinati alla riduzione del debito pubblico». Con alcune quote l’Agenzia del Demanio potrebbe acquistare titoli di Stato sul mercato, e quindi destinarne gli interessi «al pagamento dei canoni di locazione e degli oneri di gestione». Tutte le operazione connesse alla formazione delle società e dei fondi saranno esentasse. Torna così la finanza creativa in quello che si preannuncia come il possibile ultimo atto del ministro Giulio Tremonti. Un testo frutto di una miriade di mediazioni giocate tutte tra Palazzo Chigi e Via Venti Settembre. Nel passaggio tra i due Palazzi da 100 pagine si è passati a circa 18 cartelle, con interi paragrafi cassati all’ultimo momento, e altri che potrebbero essere infilati dalle solite «manine» nella nottata o in Parlamento. «C’è stato un lungo braccio di ferro, tanto che il testo è fermo da tempo - spiega Francesco Boccia del Pd - Il risultato finale è uno scheletro molto lontano dagli impegni presi in Europa. In mancanza di interventi economici importanti, come la patrimoniale o l’accordo con la Svizzera, si è prodotto un testo minimo, con parecchi rinvii, come quello sugli ordini professionali (si dispone che si riformino entro 12 mesi, ndr). C’è la decontribuzione per tre anni dei contratti di apprendistato, ma è davvero poco per affrontare la crisi». SERVIZI PUBBLICI I sette capitoli contenuti nell’emendamento partono dalla previdenza. Si prevede che nel 2026 l’età minima di accesso al pensionamento dovrà essere di 67 anni, considerando anche gli adeguamenti alla speranza di vita. Seguono le privatizzazioni e le liberalizzazioni. Si prevede la cessione di terreni agricoli a trattativa privata sotto i 400mila euro, a gara sopra quella soglia. L’Agenzia del Demanio dovrà destinare la metà dei terreni a giovani imprenditori agricoli. Il paragrafo successivo di fatto attua e modifica in parte l’articolo 4 della manovra di ferragosto. Si dispone che «gli enti locali con una stessa delibera valutano l’opportunità di procedere all’affidamento simultaneo con gara di una pluralità di servizi pubblici locali nel caso in cui possa essere dimostrato che tale scelta possa essere economicamente vantaggiosa». La manovra esclude il servizio idrico, e anche il gas e i trasporti. L’emendamento in arrivo oggi prevede che le disposizioni «si applichino a tutti i servizi pubblici locali e prevalgono sulle relative discipline di settore con esse compatibili». Significa che si punta a privatizzare anche l’acqua nonostante il referendum? Oggi in Parlamento si capirà di più. Sta di fatto che ormai da tempo si punta a demolire quello che la consultazione popolare ha deciso. Un altro rebus riguarda le misure straordinarie per ridurre il contenzioso civile pendente davanti alla Corte di cassazione e alle corti d’appello. Si prevede la possibilità di estinguere il contenzioso, a richiesta di una parte, se l’altra parte non fornisce una risposta in sei mesi. La disposizione vale per i ricorsi anteriori al 2009. La data farebbe pensare che viene escluso il famoso ricorso di Silvio Berlusconi contro De Benedetti sul caso Mondadori. Ma non si sa mai. Una data può sempre scomparire. Altri capitoli riguardano la decertificazione, la semplificazione in materia edilizia con il silenzio assenso, la dichiarazione di aree di interesse strategico nazionale dei cantieri della Torino- Lione. «Anche le parti cassate sono interessanti - continua Francesco Boccia -La prima cancellazione riguarda i vantaggi concessi a chi paga con strumenti elettronici (e quindi tracciabili) da 100 euro in su. Naturalmente è saltato. C’era da aspettarselo».

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