“Il giallo del maxiemendamento al Ddl Stabilità, che doveva essere presentato ieri, si può comprendere, afferma Francesco Boccia, leggendo il testo: misure pallidissime, certamente non in grado di garantire gli impegni con l’Europa. È solo l’ultimo compromesso al ribasso tra Pdl e Lega, comprensibile il forte pressing che viene anche dall’estero per le dimissioni di Berlusconi. Ci chiediamo cosa sarà presentato alla Commissione Ue che è al lavoro da domani in Italia. Il testo concordato, a meno di ulteriori interventi, non prevede interventi sul fisco, stabilisce dal 2026 l’età pensionabile a 67 anni per tutti, introduce liberalizzazioni pasticciate dei servizi pubblici di rilevanza economica, in particolare i trasporti locali e regionali, una pennellata di semplificazioni, per le professioni propone il ritorno alle società, senza incidere nei servizi e nelle tariffe, ed infine, manco a dirlo, azzera qualsiasi ipotesi di redistribuzione delle risorse – che per noi è il cardine di qualsiasi intervento. Dove crede di andare la maggioranza con queste idee? Quando il governo presenterà il maxiemendamento che abbiamo letto, l’Europa e i mercati si rivolteranno definitivamente”.