07.10.11 - ANSA/ CROLLO PALAZZINA:AL LAVORO CONSULENTI,MESSA SICUREZZA AREA
11.10.2011
LEGALE TITOLARE LABORATORIO INDAGATO, NOI SIAMO PARTE OFFESA (ANSA) - BARLETTA, 7 OTT - ''In questa vicenda ci sentiamo parti offese, il mio assistito ha perso una figlia e siamo citati nel processo come parte offesa, ma c'e' una indagine e Cinquepalmi e' indagato omicidio colposo e disastro in concorso con altre persone''. L'avv.Vincenzo Papeo difende Savio Cinquepalmi, che nel crollo del 3 ottobre a Barletta ha perso una figlia, e quasi non comprende perche' tra gli indagati ci sia anche il suo assistito. ''Vorrei che non si deviasse - dice - dal fatto che cinque persone sono morte perche' il palazzo e' crollato''. Nel palazzo crollato ci sono morte cinque persone. Con la figlia di Savio, Maria, che aveva solo 14 anni, sono morte quattro operaie tessili che lavoravano nel laboratorio di savio Cinquepalmi: Matilde Doronzo, 32 anni, Giovanna Sardaro, di 30, Antonella Zaza, di 36, e Tina Ceci, di 37. D'altro canto, la sorpresa del legale per la presenza del suo assistito tra gli indagati non e' senza fondamento. Oggi sembra gia' che si sia voltata pagina su una cruda vicenda della storia d'Italia, dimenticando rapidamente che tecnici comunali - non di un'impresa privata - avevano fatto un sopralluogo, senza disporre sgomberi, su una palazzina nella quale c'erano crepe, vivevano 12 persone e lavoravano in sei e che e' crollata dopo soli 3 giorni e ha seppellito 5 persone, compresa una ragazzina di 14 anni. A parte alla discussione su una proposta dell'on.Francesco Boccia (Pd) sul concedere alle quattro operaie morte la 'causa di servizio', e' gia' cessato il dibattito della politica, del sindacato e dei media sulle condizioni di lavoro al Sud, come se coi funerali fosse gia' stata archiviata non solo la commozione ma anche la riflessione. Il sito nel quale il 3 ottobre e' crollata la palazzina e' stato messo oggi in sicurezza da operai di una ditta di Altamura, coordinati da un tecnico nominato dal Comune di Barletta. Le parti pericolanti dello stabile sono state rimosse. Alle operazioni hanno assistito i ctu nominati dalla procura di Trani per compiere accertamenti irripetibili, l'ing. Antonello Salvatori e l'arch. Margherita Aledda. Le operazioni sono state verbalizzate e lo stato dei luoghi fotografato. Domani mattina e' previsto l'inizio delle operazioni di consolidamento di quello che resta dopo il crollo. Le persone indagate per il crollo della palazzina sono nove, accusate in concorso fra loro di omicidio colposo, disastro colposo plurimo e lesioni colpose. Il comune di Bisceglie ha stanziato 10.000 euro, quello di Barletta ne ha presi 100.000 da una riserva straordinaria e ha chiesto a chi avesse case sfitte di metterle a disposizione per gli sfollati e ai mobilifici di contribuire all loro arredo. Residenti del quartiere, Sette Frati - San Giacomo, con il parroco della chiesa di San Giacomo, don Sabino Lattanzio, stanno organizzando una fiaccolata per lunedi' prossimo, a una settimana esatta dal crollo. Sicuramente 'per non dimenticare' una tragedia che sembra gia' dimenticata come quelle, anche piu' cruente, che l'hanno preceduta.