(ASCA) - Roma, 3 ago - ''Quando si chiedono soldi in prestito, come li chiede l'Italia ogni mese, non si puo' dire, come ha fatto Berlusconi, che i mercati non ci capiscono e non ci apprezzano. Ne' si puo' dire, come ha fatto Alfano, capovolgendo la realta', che i governi non li scelgono i mercati''. Lo afferma in una nota Francesco Boccia, coordinatore delle Commissioni economiche del Gruppo del Pd alla Camera. Il presidente del Consiglio e il segretario del Pdl, sostiene Boccia, ''avrebbero potuto parlare cosi' se ogni mese il sistema italiano non si rivolgesse ai mercati per chiedere soldi in prestito. Soldi che costano sempre di piu' e che pagheranno gli italiani''. Invece, critica, ''non ammettere che l'aumento del costo dei titoli di Stato dell'1,5% in un anno equivale al dover riscrivere la manovra, significa negare la realta'''.