(ANSA) - ROMA, 29 LUG - Il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, si difende dall'accusa di aver ricevuto favori illeciti (la casa in via Campo Marzio del suo ex braccio destro Marco Milanese) perche' - spiega intervenendo a Uno Mattina - ''non ne ho bisogno''. Cosi', dopo aver affidato le sue verita' a due quotidiani, durante il passaggio televisivo aggiunge: ''non ho bisogno di rubare soldi, di fregare soldi agli italiani. Non l'ho mai fatto e vorrei continuare a non farlo''. Poi aggiunge: ''Non ho casa a Roma, non me ne frega niente, non faccio vita di salotti''. ''Forse - ribadisce - avrei dovuto essere piu' attento, ma se devi lavorare in questo modo... Gestire il terzo debito ti impegna abbastanza''. Comunque l'inquilino di via XX Settembre annuncia: ''se ci sono stati illeciti la magistratura procedera'. Se ci sono stati appalti commissariamo tutto, abbiamo gia' commissariato una societa' e lo rifaremo se serve''. Ma sente il bisogno di scusarsi con gli italiani? ''per uno come me e' una cosa...''. Tremonti non finisce la frase lasciando pero' capire che si tratta di un gesto difficile per lui. ''Forse avrei dovuto essere piu' attento, ma se ho fatto degli errori l'unica scusante che ho e' che lavoro tanto perche' devo gestire il terzo debito del mondo. E vorrei continuare a lavorare nell'interesse del mio Paese''. Un pensiero pienamente condiviso dal neo ministro della Giustizia, Francesco Nitto Palma, secondo il quale sul suo collega di governo e' in atto ''una fibrillazione propagandistica. Io non credo - dice - che allo stato delle cose si debba dimettere''. ''Quello che dice Tremonti (''In caserma non ero tranquillo, temevo di essere vittima di scontri tra bande dentro la Finanza'' ndr.), in particolare i suoi timori sulla Guardia di Finanza, non e' lontano dalla verita': il potere della Gdf e' troppo grande, troppo incontrollabile. E mentre dico queste cose anche io non mi sento tranquillo, affatto: e' una cosa grave, lo so, ma la dico in diretta perche' rimanga, me ne assumo la responsabilita''', incalza il sottosegretario alla Difesa Guido Crosetto parlando a Radio 24. E aggiunge: ''Probabilmente dopo queste parole da domani ci sara' un finanziere che si occupera' anche di me. In questo Paese so che se qualcuno dice qualcosa sulla Gdf rischia di pagarla''. L'opposizione intanto preme sul ministro dell'Economia e, con molte voci, chiede le dimissioni. Il leader di Sel, Niki Vendola, spiega che la spiegazione di Tremonti e' ''un modo minimalista e imbarazzante per affrontare la questione morale e la crisi economica del Paese''. Per l'Udc parla Pierluigi Mantini, chiede le dimissioni e sostiene che il ministro prende in giro gli italiani, con il trucco della sub locazione. Per Francesco Boccia, coordinatore delle commissioni Economiche del Gruppo del Pd alla Camera, ''la toppa messa da Tremonti e' peggiore del buco''. Interviene anche Francesco Rutelli (Api), che accenna ai timori di essere spiato dei quali il ministro ha parlato con Repubblica. ''Ha sporto la denuncia per questo?'', si chiede. ''Dimostri di non aver pagato in nero'', chiede invece l'Idv.