RASSEGNA STAMPA

Ripartiamo dalle Sardine, adesso basta con gli attacchi

11.02.2020

Intervista rilasciata ad Antonello Cassano, pubblicata su Repubblica Bari

«Lavoriamo sino alla fine per l`unità della coalizione, ma le parole di Teresa Bellanova contro Michele Emiliano sono sgradevoli. Se dovesse candidarsi o se comunque Italia Viva presenterà una sua candidatura alternativa alle regionali, segnerà la rottura definitiva del centrosinistra. In questo senso le Sardine possono contribuire ad allargare il fronte e a unire la coalizione ponendo i temi al centro del dibattito».

Il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, difende il governatore Emiliano e chiede ai renziani, fra cui Bellanova, sua collega nel governo giallo-rosso, di abbassare i toni ed evitare di spaccare la coalizione. Italia Viva a Roma tiene sulla corda il governo, mentre a Bari si prepara a presentare un candidato alternativo a Emiliano alle elezioni regionali.

C`è un disegno unico, secondo lei, da parte dei renziani? «Intanto c`è una premessa da fare: le elezioni regionali in Emilia-Romagna hanno dimostrato che c`è un modello vincente a sinistra composto dall`unità della coalizione e da un programma concreto fatto di impegni chiari. Chi oggi a sinistra pensa di disinteressarsi del governo di una Regione o addirittura di disimpegnarsi non soltanto fa perdere il centrosinistra, ma distrugge anche l`esperienza degli ultimi 15 anni in Puglia, che mette insieme l`azione di governo di Nichi Vendola con quella di Emiliano. Tutti sono legittimati a proporre un candidato alternativo. Ma non a caso sono state celebrate primarie a gennaio proprio per consentire a tutti di partecipare. A quelle primarie hanno partecipato quattro candidati e ha vinto Emiliano».

Lei ha più volte partecipato alle primarie. Non le pare rischiosa la manovra dei renziani di delegittimare il risultato delle ultime primarie? «Io le primarie le ho vinte e perse. Ma aggiungo che in realtà le primarie si vincono sempre, perché la ratio di questo strumento è quella di allargare il campo della partecipazione. Quando feci le primarie con Vendola non soltanto prestai il fianco a Nichi, ma presi posizioni molto nette contro il centrodestra di allora. Se c`è qualcuno che ha un`idea su come rafforzare il progetto politico del centrosinistra unito in Puglia va benissimo, ma dire "o si fa così o noi non ci stiamo" significa inevitabilmente dare una sponda alla destra. Siamo in un contesto in cui il voto è polari zzato su due idee alternative di società. Da un lato ci sono l`apertura, il confronto, la tutela dell`ambiente, lo sviluppo sostenibile, dall`altro c`è una totale mancanza di attenzione verso paesaggi e ambiente e ci sono ì dazi come modello economico, una proposta che mi fa inorridire».

Eppure proprio sulle battaglie ecologiste e ambientali c`è stato uno scontro totale fra Matteo Renzi ed Emiliano, con il primo che continua ad accusare il secondo di aver preso posizioni sbagliate su Ilva, Tap e xylella. «Io direi: posizioni azzeccate. La battaglia contro le trivellazioni nel Mediterraneo era una battaglia giusta. Quella sulla decarbonizzazione dell`Ilva è stata una battaglia di civiltà e alla fine se oggi ci sarà un accordo fra governo centrale e Mittal avverrà esattamente sui temi che ponevamo in Puglia tre anni fa, prima che si avviasse la procedura di gara che ha portato all`assegnazione della gara a Mittal. Io penso che sia anche sinonimo di intelligenza politica ammettere quando qualcuno nella tua comunità legge prima i cambiamenti della società».

A proposito: anche Carlo Calenda - ministro dello Sviluppo economico all`epoca dell`aggiudicazione dell`ex Ilva a ArcelorMittal - va giù pesante. Di recente ha dichiarato: «È meglio Raffaele Fitto di Michele Emiliano». «È incommentabile: spero si sia reso conto di aver detto una cosa grave. Io faccio il ministro grazie alla comunità del Pd e lui fa l`europarlamentare grazie a quella stessa comunità. Sarebbe bello essere grati a una comunità politica che ti consente di sedere nelle istituzioni. Se non è d`accordo con Emiliano può porre una serie di proposte come condizioni per il sostegno al centrosinistra. Ma offendere e basta non aiuta nessuno».

E che ne pensa della sua collega di governo, la ministra dell`Agricoltura e renziana di ferro Bellanova? Anche lei ha usato parole dure contro Emiliano, definendolo populista e inadeguato. Ora i renziani potrebbero puntare su di lei come candidata alternativa. «Parole sgradevoli e ingenerose verso gli 80 mila elettori che lo hanno designato attraverso le primarie e in particolare verso gli elettori del Pd che hanno consentito a tutti gli esponenti di Italia Viva di essere in parlamento. Se dovesse candidarsi o se ci sarà una candidatura di Italia Viva, dispiacerà a tutti noi e segnerebbe la rottura definitiva con il centrosinistra».

Pensa si possa ricomporre l`unità della coalizione così come auspicato anche dalle Sardine? «È nostro dovere farlo. E va fatto ogni tentativo per unire il vasto fronte sociale esistente in Puglia e profondamente alternativo alla destra dei fili spinati, che vuole occupare la Puglia per vicende nazionali che non c`entrano nulla con la vita dei pugliesi. Le Sardine con la loro capacità di porre sempre e soltanto temi di merito possono essere uno stimolo straordinario per l`unità della sinistra».

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