RASSEGNA STAMPA

23.06.11 - ANSA/ BERSANI RILANCIA TOBIN TAX;0,05%SU TRANSAZIONI FINANZIARIE NO MANI IN TASCHE ITALIANI? IN QUALCHE TASCA BISOGNA METTERLE

23.06.2011

(ANSA) - ROMA, 23 GIU - Una Tobin tax riveduta e corretta per applicarla ai nuovi mercati globali. A proporla e' il Pd che il 19 giungo scorso, con il coordinatore delle commissioni economiche del Pd, Francesco Boccia, ha annunciato l'iniziativa che oggi - da Bruxelles - viene rilanciata dal segretario dei Democratici, Pier Luigi Bersani. ''Se alzare le tasse sulle rendite finanziarie non e' piu' un tabu' - aveva affermato Boccia -, allora non puo' esserlo nemmeno un piccolo contributo da prelevare sulle transazioni, come si fece negli anni Settanta, con l'intento di bloccare la speculazione a breve termine''. Il combinato disposto tra la crisi e il rischio di default in molti paesi dell'euro impone ''scelte coraggiose'' prima che sia tardi. ''Dobbiamo perorare in Europa una piccola aliquota dello 0,05% su ogni transazione finanziaria - propone il Pd -. Quel mondo e' la causa della crisi, ma anche quello che meno ne ha risentito''. ''Non possiamo aspettare di fare la stessa fine di Grecia o Portogallo'' anche perche' ''il comandamento berlusconian-tremontiano 'non metteremo le mani nelle tasche degli italiani' e' profondamente sbagliato. In alcune tasche le mani vanno messe per metterci qualcosa, in altre per togliere. Il compito della politica e' indicare quali sono queste tasche. Io dico il mondo finanziario''. E che la finanza debba essere chiamata a pagare le sue colpe nella crisi con una tassa sulle transazioni finanziarie, trova il pieno sostegno di Bersani. ''Non c'e' dubbio - ha affermato il segretario del Pd - che e' stata scaricata sui debiti sovrani una parte del problema della crisi della finanza. Quella parte chi la paga? Una tassa sulle transazioni finanziarie. C'e' una proposta Visco che e' la piu' intelligente. Se non va bene ce ne sono altre. Ma il punto e' come paghiamo il surplus di debito? Non puntando su welfare e lavoro''. Una strada, questa, che forse viene ritenuta maggiormente  percorribile anche per lo scetticismo che Bersani mostra per la ricetta tedesca di soluzione della crisi: ''Irlanda, Portogallo e Grecia pesano per il 4-5% del prodotto interno lordo europeo. Attenzione a non far diventare catastrofico un problema piccolo''. ''Che la crisi si risolva attribuendo la colpa a qualche paese periferico - ha aggiunto Bersani - e' irresponsabile''.    

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