Intervista rilasciata a Piero Ricci, pubblicata su Repubblica Bari
«Questo è il momento di mettere in campo il cuore, di farlo prevalere sui muscoli»: Francesco Boccia, deputato del Pd, è fra gli "emilianisti" più convinti. E sul secondo mandato alla Regione Puglia come governatore per Michele Emiliano non ha dubbi di sorta.
Onorevole Boccia, la sinistra diserta il tavolo: non le sembra che Emiliano stia esagerando con gli allargamenti della coalizione?
«A coloro che nel Pd giocano al tanto peggio tanto meglio, voglio dirlo in modo chiaro dal mio osservatorio romano: siamo finiti qui perché è stato distrutto il centrosinistra. Le regioni sono ripartite dalla costruzione di una coalizione ampia. La Puglia non sfuggirà a questo dovere».
Attraverso le primarie?
«Emiliano non solo non si è mai sottratto, ma le ha sempre chieste».
E allora perché non si fanno?
«Perché ci sono più persone che idee. E ci sono persone che hanno come denominatore comune l’odio viscerale per Emiliano».
Dentro o fuori il Pd?
«A chi lo odia all’interno del partito ricordo che è stato fatto un congresso e c’è una maggioranza. E che ci sono le regole anche per consentire alle minoranze di confrontarsi».
Forse da governatore speravano in qualche risultato in più.
«Mi sembra che i numeri dell’economia pugliese diano ragione a Emiliano».
Non ha sbagliato nulla?
«Forse avrebbe dovuto rivendicare anche una intelligente continuità che c’è stata con il decennio di Nichi Vendola, in primo luogo su turismo e cultura».
Il passaggio da quel decennio è stato meno indolore del previsto.
«Michele e Nichi hanno il dovere di tenersi per mano e lavorare per il bene della Puglia e del Sud. Poi ci sono personalità come Michele Laforgia, che stimo molto, che hanno il dovere di dare un contributo per costruire un nuovo centrosinistra».
C’è aria di quarto polo: consigli a Emiliano in questa delicata fase?
«In queste ore Michele festeggia i sessant’anni è giusto abbracciarlo in piazza per questi 15 anni straordinari in politica. Mi piace Michele che abbraccia tutti. Gli consiglio di far prevalere la parte interiore, quella umana, rispetto a quello che la politica ti tira fuori, quella rissosa: utilizzi il cuore, invece dei muscoli. Direi che dovrebbero farlo anche coloro che hanno l’ossessione di Emiliano. Il centrosinistra ha bisogno di tutti».
Anche se ci sono alcuni dossier che dividono più che unire: la sanità, l’agricoltura, l’ambiente...
«Sulle grandi questioni ambientali ha assunto posizioni sempre coraggiose. Bisogna assolutamente dargliene atto».