RASSEGNA STAMPA

Guai a chi dilania il PD

17.06.2019

Intervista rilasciata a Francesco Ghidetti, pubblicata su QN

«IL PD? Basta con il dibattito sul contenitore. Ora solo contenuti. Nicola sbaglia? E segretario da tre mesi. Va aiutato da tutti e incalzato come è giusto sulle grandi questioni sociali ed economiche».

Scuote la testa Francesco Boccia, pugliese doc, più volte deputato, economista, candidato alle primarie Pd e poi sostenitore di Zingaretti. Lei sta con Zingaretti. Che, dice Marcucci, vuol rifare i Ds.
«Siamo dentro la più grande rivoluzione capitalistica moderna al tempo della società digitale e questo approccio è profondamente sbagliato. Facciamo un partito di sinistra con, come si dice, un fronte largo. Basta con questa storia del pedigree. Io non vengo dai Ds e non ho mai creduto che Nicola volesse rifare la Ditta, così come non vengono dai Ds milioni di italiani nati dopo e che credono nella giustizia sociale».

Lei non è entrato in segreteria.
«Le segreterie sono sempre scelte dal segretario sulla base delle competenze di cui ritiene di aver bisogno e delle idee che intende attuare. Sarà così anche stavolta, aiutiamo la squadra appena creata a lavorare nel miglior modo possibile. Giudichiamola dopo, non prima. Ho letto giudizi preventivi sgradevoli da parte di compagni di partito».

Qualcuno vuole la scissione?
«Diciamo che se ci si rifà alla tesi del martello e del chiodo non si andrà mai d’accordo. Chi prima si sentiva martello oggi sbaglia a fare il chiodo alimentando voci di scissione. Devono sentirsi tutti coinvolti. Niente scissioni: è l’ora della responsabilità. E poi le scissioni portano male a chi le fa».

Ma Renzi va via o no?
«Spero di no. Il problema non è questo. Io con Matteo ho avuto scontri duri sempre sui contenuti: dalla webtax al lavoro alla scuola. Ma vedere amici e compagni che lo dipingevano come un santo farne ora la causa di tutti i mali mi rende incerto, come diceva Carducci, tra il riso e il pianto».

Caso Lotti, un bel guaio...
«La sua autosospensione è una scelta giusta. Ciò detto, sottolineo il doppio errore: i magistrati hanno sbagliato a non troncare la registrazione delle parole dei deputati violando a loro volta la legge; i deputati a occuparsi di cose che non competevano a loro. Il Csm in ogni caso va riformato e la magistratura difesa e non picconata. Per fortuna in Italia c’è sempre un giudice che giudica un altro giudice. Ma la politica nel Csm è prevista dalla Costituzione con le nomine dei laici e con la stessa vicepresidenza».

Però i renziani...
«Ancora?! Ma lo vogliamo capire che così Matteo Salvini vince per i prossimi decenni? Parliamo di lavoro, invece. E di periferie. Dove il leader del Carroccio spopola. Coi 5 Stelle ridotti al lumicino per aver tradito molte promesse su ambiente e lavoro. Chiudiamola qui. E basta anche con gli ascari di Renzi: fanno del male a lui e al Pd che, invece, ha bisogno solo di contenuti forti e di sostenere il suo nuovo segretario».

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