Finanziaria. Pd: Governo battuto, maggioranza non c'è più.
Baretta: Ddl da riscrivere. Meta: Artifizi Tremonti non riusciti.
Roma, 4 nov. (Apcom) - La sconfitta del governo sui fondi per le aree da sviluppare dimostra che "la maggioranza non c'è più". Lo sostengono gli esponenti del Pd, commentando il voto in commissione Bilancio sulla norma contenuta nel ddl stabilità. "E' chiaro che questo provvedimento non ha più la maggioranza.
Tremonti tragga le conseguenze e cambi il testo tenendo conto dei contributi dell'opposizione. Il governo da solo può solo andare a casa", ha commentato Francesco Boccia, coordinatore delle commissioni economiche del Gruppo Pd alla Camera.
"E' un voto - ha detto il capogruppo democratico in Commissione, Pierpaolo Baretta - che dimostra che la politica dei due tempi di Tremonti è un fallimento, d'altronde non è serio presentarsi in Parlamento con una legge di stabilità vuota e la promessa di risorse in provvedimenti successivi. A questo punto la legge è da riscrivere interamente ed il governo dovrebbe presentarsi subito in parlamento con il decreto che ha annunciato e inserirlo da subito nella legge. Il dato politico è che il governo è imballato, la maggioranza non c'è più e se queste sono le premesse del patto di legislatura evocato oggi da Berlusconi...".
"E` un duro colpo per il governo - ha fatto eco il capogruppo Pd in commissione Trasporti della Camera Michele Meta - ed è la dimostrazione della disattenzione e la sciatteria con cui l`esecutivo sta trattando il comparto del trasporto pubblico locale. L`artifizio contabile di Tremonti di utilizzare i fondi Fas per pagare un servizio di così grande impatto sociale, che incide sulla qualità della vita di milioni e milioni di cittadini, s`è mostrato un misero tentativo per far ricadere tutti i costi sulle regioni. Il governo prenda atto del significato di quel voto e riscriva profondamente la legge di stabilità prima che il settore vada in fibrillazione. Il voto di oggi ha anche un chiaro dato politico: la maggioranza è implosa e il patto di legislatura evocato da Berlusconi solo qualche ora fa è già carta straccia".